SANT’OMERO – Ci sono storie di disperazione spesso taciute. Per paura o vergogna. È la storia di D.C. che lavora presso un’impresa di pulizie, quella denunciata dal Sicet provinciale di Teramo che, in una nota a firma del segretario Antonio Di Berardo, spiega: “La signora racconta che viene sfrattata per finita locazione, non per morosità, ‘abbiamo sempre pagato puntualmente l’affitto’, ma che riesce a malapena a pagare le bollette di acqua, luce e gas. Dopo anni di richieste al Comune e servizi sociali e senza mai risposta, l’assistente sociale minaccia: ‘interverremo per la tutela dei minori’, cosa che porterebbe la famiglia a un punto di non ritorno, mettendola in uno stato di disperazione totale, quando invece, si dovrebbe aiutare la famiglia a trovare un casa”.

La signora e il proprio figlio minorenne di 14 anni e il marito, che percepisce il reddito di cittadinanza, rimproverano le istituzioni per averli lasciati al loro destino. “Domani 16 giugno, finiranno in mezzo ad una strada – prosegue Sicet –. Il disperato appello della donna arriva dopo che ha ricevuto dal Tribunale di Teramo l’invito a lasciare l’immobile, sito a Sant’Omero, di proprietà privata. ‘Stiamo cercando disperatamente di trovare un nuovo alloggio con un affitto privato con la possibilità di pagare una somma congrua e secondo le nostre potenzialità economiche, attualmente stiamo trattando con un proprietario di un immobile e in continuo contatto che, però disporrebbe dell’immobile tra qualche mese’. Al momento l’unica cosa fattibile è cercare una casa, anche con un affitto più alto, e chiedere al Comune di Sant’Omero un’integrazione per fare fronte almeno al pagamento dell’affitto”.

Per il Sicet, il Comune di Sant’Omero può risolvere il problema “mettendo a disposizione con obbligo di legge un alloggio di riserva, avendo l’obbligo di riserva del 15% degli alloggi di risulta e che la signora chiede da molti anni. Si tratta comunque di un problema che deve essere trattato in un ambito più ampio e rispettoso, coinvolgendo tutte le istituzioni e valutando l’efficacia del quadro normativo e delle risorse disponibili. Facciamo un disperato appello all’ufficiale giudiziario affinché possa prorogare lo sfratto e permettere alla famiglia di trovare un nuovo alloggio”.