TERAMO –  A Castiglione Messer Ramondo si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Fondazione De Victoriis-Medori De Leone per discutere e deliberare sui temi all’ordine del giorno, in particolare sul Bilancio consuntivo 2023 e Preventivo 2024”. La relazione letta dal segretario Nicola Simeone ha evidenziato l’attività svolta e da svolgere. Il presidente Giampietro Luciani ha sottolineato con soddisfazione la ripresa della normale attività istituzionale, dopo le difficoltà dovute alla pandemia e ai danni del terremoto subiti dalla sede di Appignano. Parole di cordoglio e rimpianto sono state espresse in ricordo del Prof. Giuseppe Profeta, illustre maestro socio-antropologico e accademico, che per vari anni è stato autorevole componente del Consiglio della Fondazione, cui ha dato un prezioso contributo di cultura ed esperienza. Il vice-presidente Marcello Martelli, nel sottolinearne la grande perdita, ha evidenziato che il 30 aprile il prof. Profeta avrebbe toccato il suo traguardo centenario. Partito dal piccolo borgo della vicina Arsita, dove era nato un secolo fa, vivendo a Teramo, aveva scalato senza mai fermarsi, i traguardi più alti dell’insegnamento e della cultura accademica. Una vita straordinaria che il prof. Giuseppe Profeta ha voluto chiudere con una “lascito” altrettanto straordinario per la città dove ha trascorso gli anni migliori e, in particolare, per arricchire la storica Biblioteca regionale “Melchiore Delfico”. Dove ha voluto trasferire il proprio patrimonio di inestimabile valore: 15.000 libri, saggi, riviste, tesi di laurea, terze pagine di importanti quotidiani, enciclopedie e calendari collezionati nell’arco della sua lunga vita. L’auspicio forte e unanime della Fondazione De Victoriis è che il patrimonio inestimabile del prof. Profeta possa avere presto una degna e adeguata collocazione nella città-capoluogo, quale doveroso riconoscimento a un personaggio insigne e nuovo punto di riferimento per le attrattive storico-culturali del territorio.