L’AQUILA – “Difendiamo i lavoratori della Sevel, i loro stipendi, l’indotto automotive che in Abruzzo garantisce reddito ed occupazione a migliaia di famiglie, per questo diciamo si, con forza, alla garanzia dello Stato a FCA.

Non si tratta di un finanziamento, ma di una garanzia che attiva un prestito ( che FCA dovrà restituire in 3 anni) che servirà a pagare innanzitutto gli stipendi ai lavoratori ed a garantire la liquidità necessaria per l’intero indotto, fatto di piccole PMI, che rischiano di non ripartire bloccando l’industria automobilistica in Italia ed in Abruzzo.

Invece nessuno fiata sulle erogazioni miliardarie, non prestiti, dello Stato ad Alitalia, siamo al paradosso.

Spero che il PD abruzzese spieghi al suo vice segretario Orlando di cosa si tratta in Abruzzo, che significherebbe per noi il venire meno del ruolo di FCA e del suo indotto nella nostra economia.

Ormai siamo al “bufalifcio” quotidiano, che purtroppo pare risparmiare in pochi. Per essere chiari nessuno regala soldi a nessuno, FCA attiva un prestito con la banca e che dovrà restituire alla banca, per esigenze della filiera italiana. La sede legale non c’entra nulla. Chi dice il contrario mente. Punto.  ”