TERAMO – Che dire? Se perdi la terza partita di seguito in dieci giorni, dopo aver creduto, nel primo tempo, di poter addirittura passeggiare in Calabria, allora qualcosa di impercettibile, c’è. La Vibonese era squadra in crisi e con tante assenze, limiti confermatissimi in un primo tempo inguardabile, eppure… non soltanto è riuscita a rimetterla in piedi allo scadere della prima frazione (smanacciata di Lewandowski non felice con fallo, a seguire, di Vitturini fuori tempo) ma, ritrovato un po’ di coraggio, l’ha addirittura stravinta nella ripresa, prima grazie ad un erroraccio in appoggio di Diakite e poi ad una difesa sbilanciata… per il nulla cosmico, in fase offensiva.

Inizialmente Massimo Paci ripropone quello che è l’undici più affidabile, evidentemente, con Pinzauti che si riprende la maglia da titolare a danno di Mungo. Per l’intera prima parte, che regala poche emozioni ma due calci di rigore, si vede una sola squadra, il Teramo, che prova, con scarsi risultati offensivi, a fare gioco, ed un’altra (la Vibonese) assolutamente inesistente. Se si va al riposo sull’1-1 è perché prima la combina grossa Vitiello, che tira la maglia a Diakite in piena area dagli sviluppi di un corner, a cinque metri dall’arbitro (trasforma impeccabilmente Pinzauti), poi perché, Costa Ferreira, su un regalone del portiere di casa Marson, manca clamorosamente lo 0-2 (tiro in bocca allo stesso estremo difensore). Succede spesso che, sull’azione seguente e al primo tiro in porta dei locali, il goal lo subisci, quando il giovane Spina si vede respingere (male – ndr) da Lewndowski una conclusione, con Vitturini che abbatte Statella. Plescia trasforma per l’1-1, risultato con il quale si va al riposo. Nel mentre, al 41°, la Vibonese aveva perso per infortunio pure Vitiello, che rientrava proprio quest’oggi.

Nella ripresa dopo un assaggio di Plescia al 6°, con una conclusione di destro al volo, bloccata da Lewandowski, la Vibonese passa: Diakite regala un pallone d’oro in piena area al baby Spina (un 2000 bravo, ce ne sono dappertutto – ndr) che, nel ringraziare, controlla ed incrocia con una conclusione vincente, perché imparabile. Il Teramo? Aveva avvicendato Lasik per Vitturini un minuto prima e avvicenderà Ilari per Mungo 15 minuti dopo. Al 27° viene annullata ai biancorossi la rete del pari per off-side di Costa Ferreira (assist di Mungo), ma per il resto non si farà vedere mai più dalle parti di Marson. Non che la Vibonese abbia fatto chissà cosa, ma in una ripartenza, al 35°, ha puro chiuso la pratica: La Ragione se ne sulla fascia senza marcatura, fino alla linea di fondo: calcia in porta, Lewandowski respinge su Lasik… che gonfia la propria rete. E’ il 3-1 definitivo.

Dimenticavamo di citare l’ingresso di Gerbi per Pinzauti al minuto 73, prima della terza rete calabra… se per Mungo un’azione da segnalare c’è stata, l’unica di tutta la ripresa biancorossa, dell’altro, nessuna traccia.

Amen: è crisi?