TERAMO – All’Assessore Valdo Di Bonaventura non va giù come sconfinino certi bar in centro con i loro dehors, con sedie e tavolini che ondeggiano qua e là in cerca di un argine. “Senza fioriere o altro che li delimitino e oltremodo li abbelliscano”. Non è solo quindi un criterio funzionale il suo ma anche estetico. Ed elenca su di un’ipotetica lavagna i buoni e i cattivi, cioè gli esercenti che hanno decorato eccellentemente la propria attività con sedie e tavoli e fioriere all’altezza di un capoluogo di provincia e chi invece no.

D’altronde lui sogna in grande per la sua Teramo: “Se tu mi chiedi quale sia il mio sogno nel cassetto, bene io ti rispondo la pavimentazione di tutto il centro storico, delle viuzze, delle vie che si intersecano col corso principale, basta andare nelle città vicine alle nostre per capire: chiuse di notte e pavimentate, proprio un bell’effetto, dovremmo guardare chi fa meglio di noi e cercare di copiare, certo le risorse sono quelle che sono, però penso che l’amministrazione si dovrebbe porre quest’argomento, immaginare una città pavimentata e non con l’asfalto pure rotto”. Andrebbe bene per Di Bonaventura “anche il pavimento di Piazza Martiri della Libertà ma penso che questi poi alla dine siano sogni perché c’è bisogno di risorse”. Eppure il re degli asfalti, cui si illuminano gli occhi quando parla di lavori da fare nei prossimi mesi, ha un’anima verde, profondamente ambientalista: “Io cerco spesso di non entrare dentro il centro con l’auto ma me la faccio a piedi, evitando così soste selvagge”.

di Maurizio Di Biagio