Non si formalizza un esonero di un allenatore di calcio, anche di terza categoria, passando prima per un organo di informazione di proprietà (è il caso del presidente non neretese): forse non lo si fa neanche passando per la sola pagina facebook della società, anche se il mondo è lì che sta andando (purtroppo…).

E’ una questione di “stile” ma, soprattutto, di rispetto verso tutti e non, prima, verso taluni: non difendo ekuonews che non ne ha davvero bisogno, ma tutti e nessuno.

Pongo in risalto la pessima gestione di chi è deputato ad occuparsi di questi aspetti, quindi alla referenza della proprietà del presidente non neretese, la quale, evidentemente, non si accontenta del rendimento fatto registrare dalla squadra: chi paga?

Paga l’allenatore: in questo caso siamo nella media della media del calcio in generale.

Non fa eccezione Nereto, quindi, non lo fa la gestione della cosa da parte della società della presidenza non neretese.

Non lo hanno fatto, d’altronde, neanche l’operato ed il curriculum di Pasqualino Di Serafino, lui sì, vibratiano doc, al quale, d’incanto, vengono disconosciute delle qualità che, al contrario, sono superiori alla media, evidenziatesi non soltanto nella società del presidente non neretese (vittoria del campionato scorso, in rimonta), ma anche altrove, e ci fermiamo alla sola governance di Alba Adriatica, sapendo che potremmo scrivere molto di più.

Al mister la solidarietà sportiva di un modesto cronista di calcio, che ne ha però viste tante: al presidente non neretese l’invito a non dimenticare mai che gli organi di informazione vanno trattati tutti in egual misura: carta stampata (per storicità), radio, televisioni (tutte e non talune) e web.