ROMA – L’Abi accoglie la richiesta inviata dall’Onorevole del M5S Antonio Zennaro di un fattivo intervento e di sospendere le rate dei mutui e dei prestiti per almeno 12 mesi agli imprenditori balneari teramani colpiti dalle ultime mareggiate. L’Associazione bancaria italiana ha infatti risposto celermente alla lettera inviata dallo stesso Zennaro ieri mattina al Presidente Antonio Patuelli dichiarando di avere prontamente accolto le sue istanze e di “avere  diramato un comunicato per invitare le banche a venire incontro alle esigenze della popolazione e degli imprenditori”.

Zennaro nella lettera, inviata anche al Ministro pe l’Economia e la Finanze Roberto Gualtieri, ha riportato la grave situazione che sta affliggendo la costa teramana a causa delle violente mareggiate e dei movimenti erosivi che hanno causato danni ingenti e stanno mettendo in ginocchio un settore strategico e identitario dell’economia turistica regionale.
Premesso che la provincia di Teramo intercetta il 60% del turismo della regione Abruzzo – si legge nella lettera –  attraverso una ricettività che punta soprattutto sui servizi dedicati alla spiaggia e alla balneazione, il rischio di indebolimento finanziario dei molti imprenditori coinvolti potrebbe rappresentare un fattore di collasso economico del comparto a livello abruzzese, considerando che i comuni colpiti dal maltempo del teramano (Martinsicuro, Alba Adriatica, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi) rappresentano i maggiori bacini a livello di strutture balneari e di presenze stagionali. Al fine di supportare le attività coinvolte a ripristinare una situazione di normalità ed affrontare i lavori di recupero delle proprie strutture, si richiede alla presente Associazione un fattivo intervento nel raggiungere un accordo con gli istituti di credito, affinchè si rendano disponibili ad accogliere eventuali richieste di moratoria di mutui e prestiti da parte degli imprenditori colpiti dalla mareggiata, con estensione anche ai crediti al consumo, moratoria che preveda la sospensione delle rate per un periodo minimo di dodici mesi. Altresi, certo di un tempestivo e favorevole riscontro, sono a richiedere la possibilità di
fissare un incontro con la Presidenza, per discutere con concretezza tale misura anticrisi.”