GIULIANOVA – Giovedì scorso, presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia dell’ospedale di Giulianova, alla presenza di S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, Vescovo della Diocesi di
Teramo-Atri, di Maurizio Di Giosia, Direttore Generale della ASL di Teramo, di Carlo D’Ugo, Capo Dipartimento dell’Oncologia del “Mazzini” di Teramo, di Gabriella Lucidi Pressante, Capo Dipartimento dei Servizi del “Mazzini” di Teramo, e di autorità civili e militari, l’Associazione A.L.C.T. “Giovanna Savini”, che nel 2016 ha celebrato le nozze d’argento, ha donato “letti speciali” per rendere maggiormente confortevoli le terapie ai malati del reparto. Sorta il 21 agosto 1991, l’Associazione è stata intitolata a Giovanna Savini che, con umiltà, coraggio e ricchezza d’animo, ha segnato, con il suo esempio, la strada da seguire per continuare, nella sua memoria, a sostenere chi soffre di malattie importanti come quella che ha colpito lei e i suoi cari. L’Associazione, infatti, è nata per assistere chi vive direttamente o indirettamente la malattia oncologica e da anni ormai eroga diversi servizi a favore del Day Hospital Oncologico di Giulianova. “L’iniziativa è stata realizzata – afferma il Presidente Rocco Franco Tondini – insieme ad un giovane, Piergiorgio Bizzarri, il quale, sentendo i mass media parlare dell’Associazione, chiede alla madre, Danila Rosini, operatrice sanitaria dell’ospedale giuliese, quale strada possa seguire per aiutare l’Associazione. Sentito ed incontrato il Presidente, insieme al suo consiglio direttivo, si stabilisce di fare una cena di beneficienza presso l’Hotel Cristallo di Giulianova durante il periodo di Natale dell’anno 2018, promettendo, alle persone che vi hanno partecipato, di donare, nel giro di sei mesi, al Day Hospital Oncologico di Giulianova, ciò di cui avrebbe avuto maggiore bisogno. Ed è proprio grazie alla sensibilità dei cittadini giuliesi, nonché al contributo dell’Associazione e di alcuni sponsor locali, che è stato, quindi, possibile donare una cospicua cifra alla dott.ssa Sonia Di Felice, responsabile del reparto, la quale, insieme all’anima tecnica dell’Associazione, il dott. Angelo Lalli, ha optato per l’acquisto di due letti per poter effettuare terapie adeguate a malati che devono restare allungati. Non è la festa di questo reparto, dunque – conclude il Presidente Tondini – ma è la festa di tutti noi in quanto uniti nella catena della solidarietà”. Il Sindaco di Giulianova, Jwan Costantni, sottolinea lo “straordinario lavoro dei medici che operano nel reparto e di tutto il personale sanitario sempre presente e al fianco di persone in difficoltà, che cercano speranza e conforto. Occorre sottolineare – continua Costantini, l’importanza di non lasciare all’abbandono strutture come quella di Giulianova, sì da fornire alle persone che ne hanno bisogno la possibilità di curarsi senza necessariamente dover fare molti chilometri, disagevoli anche per le famiglie”. Il Direttore della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha evidenziato come “la Asl sia sempre stata molto attenta al territorio e all’ospedale di Giulianova; si cercherà, pertanto, di creare una maggiore sinergia tra tutte le strutture sanitarie presenti sul territorio”. S.E. Mons. Leuzzi, infine, esprime la propria gioia e consolazione nel sapere che esiste una comunità che si occupa e si impegna degli ammalati, segno questo di fiducia e di speranza. “Un paese si qualifica – afferma Mons. Leuzzi – per il suo sviluppo ma anche per la sua disponibilità a camminare insieme, ovvero dal modo con cui accoglie gli ammalati; la malattia ci appartiene, appartiene alla condizione umana per cui un’esperienza come quella che stiamo vivendo in comunione tra il mondo sanitario e il mondo politico, del volontariato, dell’associazionismo, delle autorità sanitarie rappresenta un grande dono per tutti perché esiste una comunità cui possiamo fare riferimento. Bisogna insistere maggiormente, però, sul tema della cura perché oggi ci si può curare sempre anche se c’è ormai la tendenza a creare il mito della guarigione: se qualcuno pensa che si può anche guarire togliendosi la vita, non è così; la cura, invece, esiste sempre. Bisogna far comprendere – continua Mons. Leuzzi – che ogni persona è grandezza irripetibile, elemento questo che deve essere protetto, promosso e soprattutto accolto da tutta la comunità, sottolineando che esistono uomini e donne impegnati nel curare sempre”. La manifestazione si è conclusa con la benedizione dei due letti e della targa situata sulla porta del reparto da parte del Vescovo, con l’auspicio di potersi ancora ritrovare insieme per ulteriori iniziative.