TERAMO – Tra il serio e il faceto quanto conta a livelli di numeri il settore Automotive nella nostra Provincia Teramana.

Chi fa da sé, non è vero che fa per tre, semplicemente resta solo.

Oggi prima assemblea post-covid con i delegati del Gruppo Fca e indotto dei territori Abruzzo-Molise assieme al Segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli,al Coordinatore nazionale Automotive Raffaele Apetino e tutta la Segreteria Interregionale Fim Cisl Abruzzo Molise.

La Fim riparte dalla fabbrica e dal lavoro crisi dell’industria automotive, vertenze aperte, transizione tecnologica, formazione, sicurezza ma non solo, anche come fare tesoro di questa brutta esperienza. Serve un salto di qualitativo per far crescere il territorio e il Paese con un sindacato che sia costruttore di comunità del lavoro.

Tra le cose da segnalare, alla politica regionale, sono quelle sottolineate da un delegato Fim Honda lo sdoganamento avviene nel porto di Napoli… questo significa che là portualità per la nostra industria regionale è carente e le interruzioni elettriche  nella fornitura causano problemi seri all’impianto di verniciatura…problemi che ovviamente non ha solo il sito Honda. In rappresentanza della Fim Teramana le RSU delle più grandi Aziende del territorio legate a questo settore strategico(U-form,GLM ,ex Mta PCM e ATR). Solo queste Aziende senza citarne altre danno occupazione a circa 1000 dipendenti,e se si aggiungono altre più piccole nella nostra Provincia si va oltre 2000 addetti.La preoccupazione per il dopo lockdown, e per il loro futuro, è stato argomento di discussione e di verifica dello stato dell’arte di quanto poco si sia capito sulle potenzialità occupazionali e strategiche dell’ Industria metalmeccanica e la sua filiera in questa Regione.

Ci si chiede anche quanto poco si stia facendo ignorando un settore che nella nostra “Regione”(Sevel capofila e tutto l’indotto) produce un Pil di oltre il 16% e il 60% di export.

Se no si avrà più cura e attenzione per queste Aziende e le loro esigenze,Se non si terrà conto della loro importanza vitale, ( se venissero a mancare torneremo alla pastorizia) in un futuro non molto prossimo ne quantificheremo i danni.

La classe politica Abruzzese faccia un’atto di coraggio. Si occupi di lavoro e della sua tenuta facendo la sua parte, e non in perenne campagna elettorale,ma affrontando i problemi reali con competenza. Dove c’è una fabbrica c’è un reddito, e attorno a quel reddito si smuove tutto il resto.

Marco Boccanera
Segretario Interregionale Fim-Cisl Abruzzo Molise.