ROMA – “In questi giorni di estrema difficoltà per i cittadini dovremmo essere uniti e lavorare tutti insieme al solo scopo di supportarli, ma non siamo tutti uguali. L’opposizione invece di preoccuparsi della disastrosa situazione sanitaria della nostra Regione, continua a pensare ai propri interessi, non lesinando polemiche inutili e sguaiate. Il Governo sta lavorando giorno e notte per predisporre le nuove misure economiche a sostegno di famiglie ed imprese in arrivo per aprile, e per attuare quelle già predisposte a marzo, ma visti i tempi tecnici necessari e vista la presenza di fasce della popolazione particolarmente in difficoltà, ha anticipato l’erogazione di 4,3 miliardi del Fondo di solidarietà in favore dei Comuni.

Questa liquidità immediata serve a quella rete di assistenza sociale e terzo settore che spesso funziona non grazie ai Comuni, ma nonostante i Comuni. Inoltre in Abruzzo sono in arrivo ulteriori 9 milioni destinati all’acquisto di beni di prima necessità che ad alcune famiglie iniziavano a mancare”.

A dirlo in una nota è l’On. Valentina Corneli, che giudica negativamente, da un lato, “…le affermazioni del Governatore Marsilio che “dice no” a queste risorse, speculando sulla pelle dei più deboli” e, dall’altro, “…le polemiche dei sindaci della Lega che accusano il Governo di scaricare le responsabilità sui Comuni, non conoscendo evidentemente la Costituzione che attribuisce specifiche funzioni in tal senso all’ente comunale, come ente più prossimo ai cittadini. Piuttosto pensassero a lavorare e a farlo bene, ma sono certa che – ove presenti – i nostri consiglieri comunali vigileranno sul buon utilizzo dei fondi”.

Corneli conclude: “Sono infine contenta che oggi tutti, da Salvini a Meloni, fino a Renzi, invochino una reddito di cittadinanza allargato, addirittura “universale”, e senza alcun controllo. Il Movimento 5 stelle per fortuna lo aveva capito molto prima di loro e, da quando è al governo, è riuscito in tempi record a far partire quella misura che oggi, tra mille controlli, supporta più di 2 milioni di persone che erano in emergenza già prima del dramma del coronavirus. Ora continuiamo a lavorare affinché nessuno venga lasciato solo e affinché tutti possano rialzarsi dopo questa tragedia più forti di prima.”