TERAMO – La nota più bella della giornata biancorossa è stata la voglia di vincere, perché il Teramo ci ha provato fino al 93°, riabilitando, alla lunga, un brutto approccio con la gara, com’era stato a Terni. La Virtus Francavilla, però, non è la Ternana e in questa circostanza il Diavolo è riuscito, con pieno merito, a rimetterla in piedi per poi provare, vanamente, a vincerla. Alla fine l’1-1 (Castorani e Di Francesco in goal) non fa gridare allo scandalo, anche se il livello tecnico tra le due squadre, soprattutto nella ripresa, è venuto fuori con chiarezza, ovviamente a vantaggio del Teramo.

Massimo Paci una sorpresa la riserva nell’undici iniziale, schierando Di Francesco e non, come previsto dai più, Cappa: per il resto, come prevedibile, Bombagi si riprende il posto che a Terni era stato di Mungo e Pinzauti quello di Bunino, con Lasik recuperato ma non del tutto, quindi in panchina.

L’avvio della gara è scoraggiante: bastano cinquanta secondi e Lewandowski è chiamato seriamente in causa da una conclusione di Castorani, smarcato da Perez con un pallone giocato indietro. Al 3° i pugliesi passano: ancora Perez mette in movimento sulla destra Di Cosmo che va al tiro. Il portiere biancorosso ci mette una pezza ma nulla può sull’accorrente Castorani che la butta dentro. I biancorossi accusano il colpo e lasciano spazio anche ad una girata di testa di Vazquez, fortunatamente lenta e centrale. Il primo vero acuto per la squadra teramana è una punizione di Bombagi al 27°, che fa letteralmente la barba al palo di destra di Crispino. Un minuto ancora e la Virtus potrebbe raddoppiare con un’iniziativa personale di Vazquez, che parte dalla mediana e va al tiro in piena area dopo aver saltato più di un calciatore biancorosso: Lewandowski c’è sempre. La conclusione di Costa Ferreira al 34° che impegna seriamente Crispino (1-2 con Bombagi e tiro quasi da terra nell’area piccola) è il preludio al pari di Di Francesco, che gira in rete di sinistro, in anticipo sull’avversario, un delizioso assist dello stesso Costa Ferreira. L’azione era nata da un pallone recuperato in mediana da Diakite.

Nella ripresa Paci inserisce Lasik al posto di Piacentini, spostando Diakite centrale (un partitone – ndr) con Soprano. Il primo squillo dopo 8 minuti è di Vazquez, che in azione isolata impegna a terra Lewandowski. Al 16° clamorosa doppia occasione da rete per il Teramo, prima con Di Francesco (fotocopia del primo goal) su un’iniziativa a sinistra di Costa Ferreira (entrato in tutte le azioni più importanti) e respinta d’istinto di Crispino e poi, sul proseguimento dell’azione, con Lasik, che lascia partire una bomba d’esterno destro dal limite, sulla quale Crispino compie un mezzo miracolo distendendosi. L’azione prosegue con un probabile fallo di mano in piena area pugliese di un difensore, ma le immagini (non ne parliamo, per carità – ndr) non aiutano a capire.

Paci vuole vincerla la gara: mette dentro a metà ripresa Bunino e Cappa per Pinzauti e Di Francesco e poi Gerbi per Bombagi (non al top della condizione): pur continuando a stazionare nella metà campo avversaria, però, il Teramo costruirà un solo tiro dal limite, veramente pericoloso, a tempo scaduto, sul quale Crispino interviene bloccando a terra.

Finisce 1-1 con un pizzico di rammarico; quella che all’inizio sembrava essere la “zona Teramo” (goal in apertura) si sta trasformando in “zona altrui”, ma speriamo che quello di oggi sia un dato registrato per l’ultima volta.