TERAMO – “L’emergenza epidemiologica ha messo in ginocchio tutti i settori. Centinaia e centinaia di negozi su tutta la provincia teramana, entro la fine dell’anno, chiuderanno definitivamente portandosi dietro migliaia di licenziamenti. Migliaia di persone si sono ritrovate con una forte riduzione del reddito nel settore industria. Vi sono migliaia di licenziamenti già in atto, che CGIL – CISL – UIL hanno evidenziato in una conferenza stampa del 26 gennaio scorso. Gli inquilini, nelle locazioni commerciali, sono danneggiati dalle restrizioni, poiché non possono fruire dei locali affittati, ma devono comunque provvedere alla corresponsione del canone. Ugualmente danneggiati risultano i locatori che devono pagare le imposte, anche nel caso di morosità dell’inquilino e non possono ottenere l’esecuzione dello sfratto (il Milleproroghe conferma infatti, il blocco dell’esecuzione degli sfratti per morosità fino al 30 giugno 2021)”. Il grido d’allarme è lanciato dai sindacati provinciali di settore Sunia CGIL, Sicet CISL e Uniat UIL in una nota congiunta: “Gli inquilini in difficoltà, in un momento di emergenza sanitaria come questa, sarebbero costretti ad andare per strada, con il peso di dover affrontare anche una procedura in Tribunale”.

“Se non ci saranno interventi governativi strutturali in favore del diritto alla casa e alla locazione, anche nel teramano si rischia una drammatica ondata di sfratti per morosità incolpevole – scrivo i segretari sindacali Varalli, Di Berardo e Caprini – Sono sempre di più gli inquilini che a causa delle difficoltà occupazionali non riescono a pagare l’affitto. L’emorragia di sfratti potrebbe determinare ripercussioni pesanti sul tessuto sociale di una provincia già in grande difficoltà: è infatti facile prevedere che l’attuale sistema di copertura sociale non riuscirà più a contenere l’urto. Ad essere in difficoltà sono anche molti locatori che affittano a studenti: la maggior parte di essi si è ritrovata con le tasche vuote e non si tratta affatto di speculatori edilizi, bensì di persone che contano sull’affitto ricavato da immobili, ricevuti magari in eredità, per il sostentamento familiare”.

“A tutti i Comuni della provincia di Teramo chiediamo senso di responsabilità e aiuti concreti. Sarà fondamentale prevedere sgravi Imu – Tari e Tasi per tutte le tipologie di contratto di affitto, laddove i proprietari accettino di ridurre il canone e mantenere il contratto di locazione, evitando così lo sfratto. Sarà importante, inoltre, intensificare le ricerche di alloggi transitori, magari rivolgendosi a quei soggetti pubblici o partecipati che hanno a disposizione ingenti patrimoni immobiliari non utilizzati. Alla Regione Abruzzo – concludono i sindacati – chiediamo di mettere a disposizione aiuti strutturali, magari attingendo alle risorse provenienti da fondi nazionali, come ad esempio il Recovery Plan. Non sia la burocrazia o il sistema pubblico incapace di assumersi responsabilità a eludere la spinta positiva del collettivo”.