“E’ una situazione inaccettabile, inconcepibile per l’epoca che stiamo vivendo. Certo che andremo in fondo a questa vicenda per accertare le responsabilità e chiederne conto”.

Ben lungi da strumentalizzare, a fini politici, una vicenda che si trascina avanti da giorni e che rappresenta una sorta di paradosso, Emiliano Di Matteo, candidato per la Lega alle elezioni regionali, analizza alcune questioni di natura tecnica e pratica che dovrebbero favorire delle riflessioni su quella che è la gestione dei cosiddetti dati informatici.

Come è noto, infatti, da giovedì scorsi un blackout informatico della Asl di Teramo (situazione che interessa tutte e 4 le strutture ospedaliere territoriali), che ancora non si risolve, ha mandato in tilt il sistema delle prenotazioni del Cup e le procedure legate ad una serie di procedure. Dal pronto soccorso, alla radiologia, alla prenotazione delle visite.

“Un guasto ci può stare”, analizza Emiliano Di Matteo, “ ma non è accettabile il fatto che il sistema sanitario regionale non sia dotato di un Disaster Recovery adeguato. Quello che accade è di una gravità inaudita. Gli operatori sono stati lasciati da soli nella gestione delle normali attività, e personalmente e come Lega sono loro vicino, così come i pazienti si devono sobbarcare attese lunghissime”.

Sul piano formale, infatti, al momento la Asl di Teramo, alla luce del problema che si è generato, non ha comunicato nulla agli operatori sanitari che decidono di volta in volta come comportarsi. Con il rischio anche di commettere errori e assumersi responsabilità di non poco conto.

“In poche parole” chiosa Di Matteo, “ si è tornati indietro di 30 anni, scrivendo le cose a mano e con il rischio di perdere i dati. Chiederemo come Lega la documentazione su questa vicenda e le responsabilità andranno accertate. La gestione dei dati informatici è un obbligo di legge e non è semplice eventualità”.