ROMA – In questo momento di difficoltà e di isolamento per tutti, occorre essere ancora più vicini alle persone più deboli ed alle loro famiglie. Sono preoccupata per i bambini e i ragazzi con autismo, in quanto la Regione Abruzzo ha avviato un servizio di supporto psicologico e di consulenza che al momento non sembra soddisfare le richieste delle famiglie allo stremo.
Va molto meglio, ad esempio, nelle Marche, dove le famiglie con autistici hanno maggiore libertà di movimento e beneficiano di un’azione di supporto individualizzato a distanza, via telefonica o via web, a seconda delle richieste specifiche, oltre ad attività cliniche di consulenza per i casi di necessità.
Ancora oggi in Abruzzo non esiste una vera e propria cabina di regia delle persone con autismo, e mi sono stati segnalati diversi casi di bambini e persone rimaste prive di qualsiasi supporto, scolastico e riabilitativo, costretti a pagare di tasca propria l’assistenza. Desta inoltre preoccupazione la non meno grave piaga della violenza domestica, in quanto è innegabile che la convivenza forzata abbia creato situazioni che purtroppo mettono ancora più a rischio l’incolumità delle vittime. Anche in questo caso, purtroppo, i centri antiviolenza lamentano diversi disagi operativi.
Nessuno nega le complessità sottese alla gestione della situazione anche da parte della Regione, ma sono amareggiata e sconcertata perché mentre ricevo le segnalazioni di cui sopra, apprendo dell’ennesima “nomina ai tempi del coronavirus”. E questa volta veramente non posso tacere e auto-censurarmi perché quella vergognosa guerra per le poltrone che si consuma fin dal primo giorno in seno alla maggioranza di centrodestra, questa volta si sta giocando sulla pelle dei più fragili in assoluto – disabili e anziani – in questo momento così particolare, in cui ci sono sicuramente molti soldi da gestire, ma soprattuto c’è da gestire un enorme rischio (non so se tutti se ne rendano conto).
E mi riferisco in particolare alla nomina di Luca di Pietrantonio, consigliere comunale di Pineto, a Presidente del CDA della Asp n.2, Azienda pubblica di servizi alla persona della provincia di Teramo.
Una forzatura – probabilmente illegittima per più di un aspetto procedurale – ma soprattutto inopportuna a dire poco. Il precedente Presidente si stava occupando, facendosi carico di grandi responsabilità, della situazione delle strutture afferenti all’azienda in questa fase delicata. Ora viene sostituito da un esponente della Lega senza alcuna esperienza sul campo – in piena tempesta perfetta – ben sapendo che soprattuto le strutture che ospitano gli anziani corrono il rischio più estremo. In Abruzzo avevamo visto di tutto negli scorsi anni, ma qui mi pare che siamo al di là della spregiudicatezza politica, siamo ormai nel campo della irresponsabilità e della temerarietà. Speriamo solo che andrà tutto bene per davvero.
 

Segreteria politica On.le Valentina Corneli