TERAMO – Normalmente, in vicende tipo quella del Teramo Calcio, ma anche tra privati, l’accordo di riservatezza tende a garantire sia le informazioni sia le intese sopraggiunte, ponendo le interlocuzioni nella condizione di non farne uso diverso. Traduzione: non se ne deve parlare assolutamente, tantomeno con la stampa, per ovvi motivi.

Il perché di questa premessa? Perché nello specifico caso biancorosso anche il rispetto del rigoroso silenzio da parte di tutte le componenti, non è bastato: una fuga anche indiretta di notizie può aprire, talvolta, porte ed portoni altrui, fino all’interno della stessa vicenda teramana.

Così è stato e siamo nella condizione di poter asserire che il Teramo Calcio resterà nelle mani dell’attuale gruppo proprietario, non valutando le evoluzioni di un interessamento terzo che c’è ed è intatto e che vuole ancora agire nell’ombra (si vedrà per quanto ancora ci riuscirà – ndr -).

E Giuseppe Spinelli? E’ persona generosa, amante del calcio e, soprattutto, come ci disse in un’intervista dello scorso 18 aprile (Calcio, parla Giuseppe Spinelli: “Sono pronto ad aiutare il Teramo”), viene dal nulla. A gente di questo spessore umano rimarrà impossibile venir meno ad “impegni morali” che probabilmente sentirà d’aver pubblicamente assunto. L’imprenditore siculo di adozione capitolina, fungerebbe pertanto da sponsor di spessore (come supposto da ekuonews e da Supergol dal primissimo giorno – ndr-), ma in una seconda fase che sarà successiva alla ratifica delle intese che la Procura vidimerà. Pare in pochi giorni.

E’ buona notizia? Certamente sì e per due motivi semplicissimi.

Il primo: Teramo avrà un futuro calcistico anche a dispetto di chi già ne decantava la scomparsa professionistica, soprattutto nelle vicine Marche.

Il secondo: Davide Ciaccia ed i suoi piacquero e piacciono alla città, che aveva assoluto bisogno di voltare pagina. I tifosi non dimenticano.