PESCARA – Con un Rt a 1,05 l’Abruzzo rimarrà in zona arancione almeno fino a fine mese. In base  agli ultimi dati resi noti dall’Istituto superiore di sanità (Iss), è emerso infatti che, dopo cinque settimane consecutive di aumento, l’indice di contagio che venerdì scorso era arrivato a 1,09, è sceso in tutto il paese, fermandosi poco sopra lo 0,9.

Assieme all’Abruzzo, rimarranno arancioni Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Potrebbero rimanere gialle, invece, Basilicata, Campania, Molise, Sardegna.

Discorso a parte, invece per, Sardegna e Lombardia, visto che sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà invece le due nuove ordinanze per cui la prima passerà da gialla ad arancione, mentre la regione Lombardia, in seguito alla relazione tecnica dell’Iss, da area rossa diventerà area arancione. Non senza polemiche, visto che, nei giorni scorsi, la Lombardia ha contestato i dati trasmessi sui quali si giustificava la zona rossa. Secondo alcune fonti i dati erano stati inviati dalla stessa Lombardia alla Cabina di Regia e che nelle ultime ore avrebbe rettificato. Fontana aveva quindi rivendicato: “Corretti i nostri dati, basta calunnie da Roma”.

Entrambe le ordinanze entreranno in vigore a partire da domani.

Questo, in ogni caso, il quadro degli Rt puntuali regione per regione contenuto nella bozza del 36/o monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute con dati al 20 gennaio 2021: Abruzzo 1.05, Basilicata 1.12, Calabria 1.02, Campania 0.76, E-R 0.97, FVG 0.88, Lazio 0.94, Liguria 0.99, Lombardia 0.82, Marche 0.98, Molise 1.38, Piemonte 1.04, PA Bolzano 1.03, PA Trento 0.9, Puglia 1.08, Sardegna 0.95, Sicilia 1.27, Toscana 0.98, Umbria 1.05, Valle d’Aosta 1.12, Veneto 0.81.