Saranno in piazza martiri – per una iniziativa  per la giornata mondiale dell’alimentazione 2021 –  lo chef  tedesco  a 3 stelle di fama internazionale, oggi a “La Pergola di Roma”  Heinz Beck eletto  “Re dell’alta cucina” che porta la sua esperienza in Abruzzo  al Café Les Paillotes, accompagnando la cucina in un percorso di innovazione costante senza mai perdere di vista il legame con il territorio,  Massimo Bottura   lo chef patron dell’ osteria francescana , ristorante a tre stelle Michelin  con sede nel centro medioevale  di  Modena dove è di casa il nostro vicerè Daniele Zunica,  conosciuto anche per la sua cucina d’avanguardia,  come collezionista d’arte e filantropo del “Refettorio Ambrosiano” che ha esportato in tutto il sud del mondo, e il nostro  Niko Romito, profondamente legato al suo Abruzzo, che in soli 7 anni ha conquistato 3 stelle Michelin, ha cominciato a Rivisondoli  poi ha trasferito il Reale a “Casadonna”, ex monastero del ’500 a Castel di Sangro. Oggi, attraverso una ricerca incessante e con uno spiccato approccio imprenditoriale, Romito percorre la strada dell’essenzialità, dell’equilibrio e del gusto in cui coesistono alta cucina, formazione superiore e prodotti per il consumo domestico.

A Teramo, dunque, una riflessione qualificata  sul “sistema agroalimentare” ,  un termine complesso, che può sembrare lontano dalla realtà di tutti i giorni, ma è ciò da cui dipende la nostra vita. Ogni volta che mangiamo, diventiamo un anello di questo sistema. Il cibo che scegliamo e il modo in cui viene prodotto, preparato, cotto e conservato ci rendono parte integrante e attiva del corretto funzionamento di un sistema agroalimentare.  Occorre anche porsi delle domande, studiare, riflettere su ciò che mangiamo, e sul “sistema agroalimentare” che  è sostenibile quando è disponibile una gran varietà di alimenti sufficienti, nutrienti e a prezzi accessibili a tutti, per cui nessuno soffre la fame o è esposto a qualsiasi tipo di malnutrizione. Al mercato o nei negozi di alimentari gli scaffali sono ben riforniti: meno cibo viene sprecato, più la filiera di approvvigionamento alimentare è resiliente a crisi come condizioni climatiche estreme, picchi di prezzo o pandemie, e al tempo stesso si limita l’aggravarsi del degrado ambientale o del cambiamento climatico. I sistemi agroalimentari sostenibili garantiscono la sicurezza alimentare e la nutrizione per tutti, senza compromettere le basi economiche, sociali e ambientali per le generazioni future. Favoriscono una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore.

I sistemi agroalimentari danno lavoro a un miliardo di persone in tutto il mondo, più di qualsiasi altro settore economico. Inoltre il modo in cui produciamo, consumiamo e, purtroppo, sprechiamo il cibo ha pesanti ripercussioni sul nostro pianeta, in quanto le risorse naturali, l’ambiente e il clima vengono esposti inutilmente a un forte stress. Fin troppo spesso la produzione alimentare deteriora o distrugge gli habitat naturali, contribuendo all’estinzione delle specie. Questo problema ci costa migliaia di miliardi di dollari ma, soprattutto, i nostri sistemi agroalimentari stanno causando profonde disuguaglianze e ingiustizie nella nostra società globale.?Tre miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione sana, mentre il sovrappeso e l’obesità sono in costante aumento in tutto il mondo.

La pandemia del COVID-19 ha messo in luce che è necessario un urgente cambio di rotta: ha reso ancora più difficile per gli agricoltori – già alle prese con eventi climatici variabili ed estremi – vendere i loro raccolti, mentre l’aumento della povertà sta spingendo un numero sempre crescente di cittadini a ricorrere alle banche alimentari, e milioni di persone richiedono aiuti alimentari di emergenza. Sono necessari sistemi agroalimentari sostenibili, in grado di nutrire 10 miliardi di persone entro il 2050.  Esistono le soluzioni. I governi devono riformulare vecchie strategie e adottarne di nuove, che favoriscano la produzione sostenibile di alimenti nutrienti a prezzi accessibili e promuovano la partecipazione degli agricoltori. Le strategie dovrebbero promuovere l’uguaglianza e la formazione, favorire l’innovazione, incrementare i redditi rurali, offrire ai piccoli agricoltori reti di sicurezza e garantire la resilienza al clima. Devono inoltre prendere in considerazione i diversi aspetti che influenzano i sistemi alimentari: formazione, salute, energia, protezione sociale, finanziamenti e molti altri ancora, creando equilibrio tra di essi. Devono inoltre essere sostenuti da un forte incremento di investimenti responsabili e da un solido supporto per ridurre problemi sociali e ambientali in tutti i settori, in particolare il settore privato, la società civile, i ricercatori e il mondo accademico.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha convocato per settembre 2021 il primo Vertice sui Sistemi Alimentari per creare un consenso sui nuovi interventi per trasformare il modo in cui il cibo viene prodotto e consumato nel mondo, con l’obiettivo di rimettersi sulla strada giusta per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.  Anche i governi, il settore privato, la società civile, le organizzazioni internazionali e il mondo accademico hanno bisogno del nostro aiuto. È necessario intervenire su ciò che viene prodotto aumentando la nostra domanda di cibi nutrienti prodotti in modo sostenibile, e allo stesso tempo essere noi stessi più sostenibili nelle nostre azioni quotidiane, soprattutto riducendo le perdite e gli sprechi alimentari. Dobbiamo inoltre passare parola, sensibilizzando gli altri sull’importanza di uno stile di vita sano e sostenibile. Da questo dipendono gli sforzi per mitigare il cambiamento climatico, il degrado ambientale e per il nostro benessere.