ROSETO DEGLI ABRUZZI – Per la ASL di Teramo non bastava. Non bastava fermare il costruendo nuovo polo sanitario con annessa residenza per anziani a due passi dalla sede della Croce Rossa di Roseto degli Abruzzi. Non bastava ridurre i servizi di base allo strettissimo indispensabile come quello della Guardia Medica nei due mesi estivi di luglio e agosto con orario h8 giornaliero. No, non bastava!
Il nuovo scippo sulla salute e sui diritti dei cittadini Rosetani si perpetra con la delibera ASL 1001 del 31.05.2021. Con la delibera si determina che dal prossimo 01/09 viene sospesa definitivamente l’ambulanza di CRI Roseto dalla postazione di emergenza sanitaria e quindi esautorata dalle chiamate emergenziali dirette al 118. L’ambulanza CRI avrà quindi “nuova vita” rimanendo sempre in sede, ma solo ed esclusivamente per le chiamate dirette dei privati e che ovviamente saranno a pagamento tariffario. Una sola ambulanza di servizio pubblico per 52 kmq di territorio e 10,5 km di costa!
Come si evince dal documento una decisione che ha vita lontana vista la richiamata DCA 95 del 2015 ma che, a quanto pare, non ha incontrato ostacoli di tipo politico e amministrativo da alcuno. Sorprende amaramente poi rilevare che, mentre alla seconda città della provincia di Teramo si toglie un preziosissimo servizio di garanzia sulla salute pubblica, si implementano mezzi e servizio h12 diurno, tramite convenzione ANPAS e Croce Gialla in frazioni come Castelnuovo Vomano del comune di Castellalto (poco piu di 7mila abitanti complessivi).
Potremmo quindi ampiamente polemizzare con la dirigenza ASL passata e presente e con tutti i vertici politici, a cominciare dal Presidente della Regione e dall’assessore regionale alla Sanità, che sappiamo essere perfettamente a conoscenza di quella che verrà fatta ovviamente passare come “necessaria riorganizzazione e rimodulazione”. Potremmo dire altro e fare paragoni con numeri più calzanti riguardo gli orari del servizio 118 e sui numeri di intervento complessivi del 118 rosetano, ma evitiamo perchè il nostro intendimento come associazione politica adesso è altro.
Che è quello di lanciare un appello rivolto a tutte le organizzazioni politiche attive presenti sul territorio della nostra città e a tutte le personalità politiche locali presenti nella alte istituzioni: adoperarsi tutti insieme e con tutti gli strumenti politici, amministrativi e mediatici per chiedere immediata rettifica di una decisione assurda e inaccettabile. Lo chiede una città di oltre 27mila abitanti, in continuo sviluppo residenziale e turistico e che ha inoltre importanti centri produttivi industriali e poli scolastici di primissimo ordine. Lo chiedono i cittadini che continuano a vedere solo riduzioni dei servizi, scippi amministrativi e politici anziché conferme e implementazioni nell’assistenza
Roseto degli Abruzzi è città viva, vivissima, popolosa e proiettata nel futuro. Merita ben altro, molto altro
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Luigi Felicioni (associazione politica PROSPETTIVA ROSETO 2026)