TERAMO – Sono 24 i calciatori in rosa, nel Teramo Calcio. Ipotizzando che (da queste parti più che andare avanti per ipotesi non si può – ndr) la linea del “prima cedere” per poi riassestare l’organico sia quella adottata dalla società biancorossa, l’organico attuale, che riepiloghiamo, resterebbe comunque di buon livello, anche dinanzi alle prospettive di un campionato, il prossimo, più difficile del precedente.

Portieri (2): Michal Lewandowsy, Mattia Valentini Difensori (8): Tommaso Cancellotti, Andrea Cristini, Salim Diakite, Luca Di Matteo, Luca Lotti, Matteo Piacentini, Marco Soprano, Alberto Tentardini Centrocampisti (8): Andrea Arrigoni, Francesco Bombagi, Pedro Miguel Costa Ferreira, Carlo Ilari, Richard Lasik, Domenico Mungo, Simone Santoro, Federico Viero Attaccanti (6): Daniel Birligea, Riccardo Cappa, Pietro Cianci, Riccardo Martignago, Simone Minelli, Lorenzo Pinzauti.

Tra i pali figurano due portieri che si equivalgono, anche se i tifosi biancorossi conoscono meglio il 23enne Lewandowsy che era stato titolare, con un buon rendimento complessivo, per gran parte della stagione 2018-2019. La difesa vanta 4 difensori centrali (Cristini, Piacentini, Soprano e Lotti) e 4 esterni (Cancellotti, Diakite, Di Matteo e Tentardini) mentre il centrocampo, sicuramente da assestare in chiave tattica, è addirittura nutritissimo, con Arrigoni e Viero metodisti (anche se Di Mascio pare che preferisca Mungo – ndr), Costa Ferreira, Ilari, Lasik e Santoro mezzeali e il mini pacchetto di trequartisti, un lusso per la categoria, composto da Bombagi e Mungo. In attacco meriterebbe un vera chance Cianci, che a Siena ha fatto bene e che a Teramo non aveva fatto male, e con lui ci sono due seconde punte importanti, quali Martignago e Minelli, con i giovani Cappa e Birligea alle spalle e, forse, con un solo “uomo di troppo”, Pinzauti.

A noi, questa, sembra essere una rosa importante: nel calcio accade spessissimo che, ad una stagione non esaltante, ne segua una seconda, con gli stessi attori, decisamente diversa e migliore.

Certo, se si riuscisse a poter operare non soltanto per cedere, sarebbe cosa auspicabile, ma in questo momento l’intendimento del presidente è diverso. E’ davvero sbagliato? Ce lo chiediamo, non essendone certissimi.