TERAMO – La presenza del Presidente Franco Iachini nella trasmissione sportiva Supergol, ha riportato una ventata di ottimismo nei rapporti tra società e stampa. L’augurio di tutti é che si instauri, finalmente, un rapporto positivo, anche nel segno di una critica costruttiva e nel rispetto del pensiero delle parti, che abbia come fine il trionfo dei nostri colori.

Siamo giunti all’ultima di andata e i biancorossi sono ospiti della Viterbese al “Rocchi“, dove si sono incontrate dieci volte: cinque le vittorie per i padroni di casa, tre per i diavoli e due pareggi. Rocambolesca la vittoria biancorossa del 28 marzo del 1999, quando Tacchi siglò la rete vincente al 95°, gelando lo stadio, dopo che la Viterbese aveva dominato. Indimenticabile la vittoria biancorossa del 6 maggio 2004, quando si vinse 4-2 con una tripletta di Tauà e rete di De Florio.

La partita di domenica vede i gialloblù posizionati al quart’ultimo posto con 15 punti, frutto di 3 vittorie e 6 pareggi con 7 sconfitte: 19 le reti all’attivo e 23 quelle subite. E’ un ruolino di marcia che potrebbe fare pensare ad una squadra debole, ma così non è. Dopo le dimissioni di Agenore Maurizi, quasi costretto per aver contratto il Covid con tutto lo staff, la squadra è stata affidata, dal 14 novembre, a Roberto Taurino, 43 anni, il quale, da quando ha abbandonato il 3-5-2 sposando il 4-3-3, ha migliorato sensibilmente le giocate della squadra che, nelle ultime gare, è diventata molto pericolosa. A Catanzaro, domenica scorsa, fino alla sospensione per nebbia, aveva tenuto in ambasce la formazione dell’ex Calabro, sfiorando più volte il vantaggio. Taurino schiera così il suo undici: difesa a quattro, da destra, con Baschirotto (6) che spinge e che sale sugli angoli. Centrale di destra è Mbende (3), giocatore di colore, gigantesco (cm. 196), pericolosissimo sugli angoli (è autore di 3 reti di testa, ovviamente). Centrale di sinistra è Markic (5), 190 cm., gran rilancio quasi sempre verso sinistra a cercare Simonelli (7): a sinistra c’è Urso (19), schierato esterno basso ma è un centrocampista veloce, che viene avanti dialogando stretto o lanciando lungo a sinistra, anche lui a cercare Simonelli. Nel triangolo di centrocampo, in cabina di regia, agisce il play Bensaja (4), la mente della squadra, che smista palloni su palloni e all’occorrenza si inserisce e rifinisce per le punte. Batte gli angoli di destra con il sinistro sul primo palo per Rossi, che allunga la traiettoria. E’ dotato di un gran tiro da fuori area e batte le punizioni laterali. Mezzala destra è Salandria (18), molto tecnico e sa inserirsi e crossare dalla sua zona. Veloce ed in grado di pressare e di recuperare spesso palla, quando la perde. Mezzala sinistra è l’esperto Palermo (10), che pressa alto. E’ un piede destro e sa inserirsi, formando con Urso (19) e Simonelli (7) la catena mancina. In attacco sulla destra c’è Bezziccheri (8), alto anche lui, un po’ macchinoso nelle movenze, quasi lento. Non è un attaccante ma una specie di raccordo con il centrocampo che crea spazio, in sostanza, per gli inserimenti di Salandria o di Baschirotto, coprendo loro le spalle e formando, assieme, la catena di destra. E’ in sostanza un trequartista esterno. Le bocche di fuoco stanno lì davanti. Centralmente mancherà Tounkarà (9), rapido, veloce, mobile e dotato di un buon dribbling: sa dialogare stretto con l’altra punta ma sa anche concludere da fuori e confezionare assist. Si presta spesso all’uno-due rifinendo in area o riallargando il gioco. Il suo sostituto naturale, visto che il colored è squalificato, è Rossi (20), un giocatore intraprendente che si muove in verticale e che ha gia’ realizzato 5 reti. A sinistra si muove il rapido e veloce Simonelli (7), che viene spesso cercato con lanci lunghi dai difensori: mobilissimo, punta l’uomo per poi, sul vertice dell’area, rientrare sul destro e calciare a rete o scambiare corto con il compagno di reparto. Batte angoli di destro a rientrare verso il primo palo, o alto in mezzo, da destra, per l’elevazione di Mbende’.

Altri calciatori che subentrano a gara in corso, sono: De Falco (21) play e riserva naturale di Bensaja e i mediani di contenimento Sibilla (17) e Menghi (15). Gli esterni bassi Gaiardi (23) e Falbo (16) agiscono a sinistra e sono i sostituti naturali di Urso, che invece è più offensivo.

Ultimamente è arrivato Murilo dal Livorno, con tanta serie B e C in carriera e con 196 presenze alle spalle con 38 reti, ma sole 9 nelle ultime 70 partite. E’ un brasiliano, una prima punta anche ala destra, veloce; all’occorrenza anche trequartista.

Considerazioni finali. Uomini squadra da “soffocare” Bensaja e Rossi (5 reti), mancando per squalifica non consumata a Catanzaro, Tounkarà. Massima attenzione, sugli angoli, a Mbendé, Baschirotto e Markic, ma bisognerà eludere anche il loro pressing “alto” e a tutto campo. Sugli angoli contro, difendono a uomo. I goleadors della Viterbese: Rossi 5 reti, Tounkara 4, Mbende’ 3, Palermo 2, Simonelli 2.

I biancorossi, di contro, si schiereranno con il solito 4-4-1-1, con la speranza che Costa Ferreira torni al suo posto. La bella notizia è che la vicenda Piacentini si sia risolta e che già domenica il calciatore sia a disposizione di Massimo Paci. Forza ragazzi, torniamo a vincere. Buona partita a tutti e arrivederci alla prossima – Diego Di Feliciantonio