ROMA – Sono stati 27,4 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere il weekend di ferragosto fuori casa, cioé da parenti e amici o in vacanza al mare, in campagna o in montagna, o più semplicemente per fare una semplice gita e lasciarsi alle spalle le preoccupazioni legate alla pandemia: è quanto emerge da un bilancio della Coldiretti dal quale si evidenzia che grandi protagonisti grazie al bel tempo sono stati i picnic e le grigliate all’aria aperta, anche se non è mancato chi ha scelto di trascorrere l’appuntamento al ristorante o in un agriturismo, settore che ha registrato circa 400 mila presenze.
“Il weekend di Ferragosto – sottolinea la Coldiretti – resta il momento clou delle vacanze degli italiani che nell’anno del coronavirus hanno ritardato le partenze per attendere un miglioramento della situazione sanitaria. Si è registrato peraltro un boom di prenotazioni last minute per il balzo dei casi di contagio nelle mete estere più gettonate e l’avvio dei controlli al rientro che hanno fatto cambiare i programmi di
molti italiani pronti a varcare le frontiere. Un cambiamento che non compensa tuttavia l’assenza quasi totale dei turisti dall’estero a causa dell’emergenza coronavirus con ben 8 milioni di viaggiatori stranieri che lo scorso anno in agosto avevano pernottato Italia, secondo una analisi sempre della Coldiretti su dati della Banca d’Italia. L’assenza di stranieri in vacanza in Italia pesa soprattutto sulle città d’arte che risentono più notevolmente della loro mancanza marileva ancora l’organizzazione degli imprenditori agricoli – gli stranieri prestano anche particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza”.
Secondo lo studio la maggioranza dei turisti italiani in viaggio ha scelto di riaprire le seconde case o di alloggiare in quelle di parenti e amici o in affitto, ma nella classifica delle preferenze ci sono nell’ordine anche campeggi con i camper molto gettonati, mentre sono in sofferenza gli alberghi. Segnali positivi, nonostante le difficoltà, ci sarebbero per le oltre 24mila aziende agrituristiche italiane con 253mila posti letto e
quasi 442 mila posti a tavola. Da segnalare infine i buoni numeri del cosiddetto ‘turismo di prossimità’, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane, in alternativa alle destinazioni turistiche più battute, mentre crollano le presenze nelle città tradizionalmente visitate in questi giorni dai turisti stranieri – ANSA –