TERAMO – La fase 2 sembra non partire per la Pubblica Amministrazione, che funziona ancora con il 30% del personale e organizzata ancora in smart working, con i conseguenti e prevedibili disservizi per gli utenti.

Nel giorno della scadenza dell’acconto IMU, il palazzo dell’Agenzia delle Entrate di Teramo si presenta con una coda di persone che affolla l’intero spazio esterno dell’edificio. Il problema pare che non riguardi solo le giornate di scadenza e non solo l’ufficio economico, ma che sia una costante negli uffici pubblici, non ancora organizzati al rientro del personale, per la piena ripartenza nell’erogazione dei servizi al cittadino e nella capacità di dare risposte rapide alle istanze.

Non solo la “malaburocrazia” quindi, vera spina nel fianco della PA nel nostro Paese, ma anche la lentezza nella riorganizzazione di uffici e dipendenti dopo il lockdown, manifestano l’incapacità di dare risposte rapide e certe alle istanze di cui, come sempre, fanno le spese i cittadini.