Dal comparto ferroviario si danno i numeri: ma finalmente sono quelli giusti. E’ notizia di questi giorni la messa a disposizione da parte di Trenitalia, sui propri vettori e per le tratte regionali abruzzesi, di uno spazio per le bici in grado di rispondere alla robusta domanda di utenti, non amanti ma praticanti le due ruote, cresciuta vertiginosamente in questi anni, anche grazie al marketing regionale di promozione della mobilità ciclistica sull’intera costa abruzzese incardinata sull’accoppiata treno+bici.
Scene di passeggeri, compresi rappresentanti dell’associazione, lasciati sulla banchina con il proprio mezzo, anche alle ore più estreme, per indisponibilità di stalli (spesso 2!), si sono ripetute per diverse anni e noi ne abbiamo fatto tempestiva e sollecita segnalazione ai due operatori di riferimento: Trenitalia e Tua. Abbiamo anche chiesto di intavolare un confronto che consentisse di trovare soluzioni in grado di rispondere compiutamente all’esigenza di spostarsi con rapidità, intelligenza e efficienza sul territorio, fra i diversi centri urbani, con una logica ci spingiamo a dire “europea”.
Apprezziamo pertanto oggi, sulla base di notizie che ci giungono dagli organi di informazione, il nuovo servizio di trasporto bici annunciato da Trenitalia, pur non conoscendone i dettagli, e riservandoci quindi migliori valutazioni funzionali.
E al passo avanti di Trenitalia, aggiungiamo lo sforzo anche di TUA che, in attesa dell’ampliamento dell’attuale dotazione di 2 stalli sui propri mezzi che passerebbero dopo l’estate a 6, potrebbe invece anticipare i tempi con un escamotage organizzativo dei sedili sulle carrozze che porterebbe da subito la disponibilità a 10 bici e oltre.
Se il nuovo avanza sui treni, il vecchio rimane purtroppo sulle banchine e nelle stazioni dove, sul fronte delle agevolazioni, c’è da lavorare ancora molto: ascensori, canaline, annunci, come anche wayfinder e quant’altro che accompagnino cicliste e ciclisti a muoversi agevolmente e con certezza sono realtà solo in poche sedi.
Come abbiamo fatto fino ad oggi perché il trasporto bici sui treni fosse gratuito e per dimensionare adeguatamente il servizio in esame, come sembra stia accadendo, continueremo a fare nel futuro per implementare l’infrastruttura, renderla più che concorrenziale e appetibile per la mobilità generale, quindi non solo turistica stagionale ma ordinaria, ovvero legata agli spostamenti quotidiani per lavoro, una materia ampiamente trattata nella LR 8/2013 che ancora attende di essere pienamente attuata, come abbiamo chiesto di fare all’attuale Giunta regionale dall’inizio del proprio mandato.
Giancarlo Odoardi – Coordinatore