TERAMO – La 15^ di campionato vedrà i biancorossi in trasferta a Torre del Greco. Prima di passare a parlare della Turris e descriverne le caratteristiche tecnico-tattiche, volevamo soffermarci a disquisire sul momento non eccezionale del Teramo. In questo ultimo mese c’è stato un leggero appannamento nel gioco ed i risultati hanno partorito due sconfitte e due pareggi. Alcune certezze sono un pò calate.
A nostro avviso è  solo un momento leggermente negativo, anche perché coinciso con alcune defezioni importanti (Lasik, Mungo, Diakite) e con un Bombagi sottotono, non completamente ristabilitosi dopo il Covid. Intanto i “rumors “ci fanno avvertire nell’aria un clima di “ridimensionamento”. Certi calciatori importanti tenuti in panchina e giovani buttati nella mischia a caccia di minutaggio, danno adito al “pensar male” (nel senso buono del termine). Si vuole “vendere” ancora? D’altronde sapevamo benissimo le intenzioni del presidente che, dopo la campagna acquisti esageratamente dispendiosa della passata stagione, aveva impartito al duo Iaconi-Federico delle direttive per operare soltanto in “uscita”, dando in prestito molti elementi per liberarsi di contratti onerosi, pur riuscendo ad assemblare una rosa competitiva che sta dando ampie garanzie e sta lottando nelle prime posizioni (grazie anche all’ottimo lavoro di Paci).
Parte della tifoseria chiede rinforzi; con una buona punta da doppia cifra e con un buon esterno basso a destra, si potrebbe competere per il podio e, nel contempo, avere una rosa rinvigorita per il giusto “turn-over”, visto gli infortuni di alcuni elementi che stanno tirando la carretta dall’inizio del campionato. La sensazione di molti, però, è che al mercato di gennaio il D.S. Sandro Federico opererà solo in uscita per un ulteriore abbassamento dei costi e per poter dare spazio ai giovani nel tentativo di creare altre plusvalenze.
Noi siamo per i giovani, ci mancherebbe: “Viva i giovani”. Sposiamo, quindi, la linea societaria, ma in parte, perché gli under vanno impiegati con raziocinio, altrimenti addio ai sogni di gloria. Le nostre sono constatazioni, ma se fossero esatte equivarrebbero ad un errore: non approfittare di questo momento propizio per rinforzare, al contrario, l’organico, e per essere anche più sereni perché l’andamento di questo campionato é un po’ come andare in montagna, quando una mattinata soleggiata può improvvisamente trasformarsi in una giornata completamente diversa nel pomeriggio… quindi, attenti!
La squadra va migliorata per aspirare in alto, ma anche per guardarci alle spalle: Avellino, Catanzaro, Foggia, Juve Stabia e Catania stanno risalendo la china e il girone di ritorno, solitamente, é più difficile, con molte società che si rinforzano e cambiano fisionomia, anche tattica.
Oltretutto si toglierebbe alla tifoseria, al mister Paci e alla sua ciurma, la possibilità di realizzare un sogno. La nostra è “quasi” una preghiera che speriamo il Presidente recepisca ed esaudisca, operando in maniera migliore per i nostri amati colori, non dimenticando che in questi ultimi anni i nostri impagabili tifosi hanno subito tante delusioni, e invece meriterebbero soltanto soddisfazioni.
Detto ciò passiamo a parlare dell’avversario di domani.
La Turris è un undici molto ostico, sanguigno e battagliero, che fa della grinta e dell’aggressività una delle proprie armi. Ma loro non sono solo questo; sono anche tecnicamente e tatticamente ben messi in campo. Hanno un’ottima classifica con il 7^ posto: 20 punti, 5 vittorie, 5 pareggi e 3 sole sconfitte, delle quali due in casa con Paganese(0-3) e Potenza(0-2). 16 i goals realizzati e 17 quelli subiti. Domenica scorsa hanno perso 3-1 a Catanzaro, pertanto ci aspettano a piè fermo. Mister Francesco Fabiano (62anni), ha finora alternato diversi moduli: 4-3-3 / 4-3-2-1 / 4-3-1-2  / 3-4-2-1 / 3-5-2  / 3-4-1-2. In una delle ultime gare interne si è posizionata con il 3-4-1-2: è questo il modulo prescelto per relazionarlo. In porta c’è Abagnale (n° 1); la linea difensiva a tre vede da destra Rainone (24), centrale Di Nunizio (16) e a sinistra Lorenzini (5). A centrocampo sulla corsia destra c’è Da Dalt (33) e su quella sinistra Loreto (3). In mezzo al campo Tascone (29) a destra e Franco (4) a sinistra mentre tra le linee c’è Giannone (10) a rimorchio delle punte: Pandolfi (7) sul centro dx e Longo (9) sul centro-sx.
Come vanno in goal – Rainone (24) rete di testa su angolo; Giannone (10) è un’ala destra o un trequartista che ha già segnato tre reti. Ama il tiro forte a giro all’incrocio; è un tutto mancino che ha segnato con tiri dalla distanza e con un colpo di testa. Pandolfi (7), ala dx o sx è una prima punta di 186 cm. dal piede destro. In possesso di un buon tiro, ha segnato finora 4 reti: due di destro, su assist di Tascone e su un cross di Da Dalt ed in contropiede. A centrocampo agisce il mobilissimo Franco che ha anche segnato 3 reti dalla distanza. Romano, un destro di 180 cm. ha segnato 2 reti di testa, da cross. Si inserisce, pericolosamente, Da Dalt, cursore esterno a sinistra o a destra, mancino, mentre Persiano è una punta centrale di 187 cm. che calcia di destro.
Subiscono reti da colpi di testa – Contro la Casertana da Castaldo su cross, contro la Viterbese da Baschirotto su corner, contro la Paganese da Diopo su cross, contro il Monopoli da Ariotti su cross, contro la Juve Stabia da Codromaz su azione d’angolo, contro il Potenza da Cianci su cross. Sono molto propositivi ma soffrono le ripartenze. Altri titolari più impiegati: Sandomenico, ex Teramo (n° 11) ala sinistra; D’Ignazio (27) terzino sx, Longo (9), punta centrale, Romano (6), centrocampista centrale di inserimento, Fabiano (14) centrocampista centrale; Signorelli (8) centrocampista-mediano, Esempio, terzino (squalificato).
Considerazione finali. A centrocampo attenti alle rapartenze e al peperino Franco, il più mobile, spesso al tiro dalla distanza. Romano, se giocherà, è pericoloso sulla trequarti. Necessita particolare concentrazione su Pandolfi (4 reti), su Giannone e Franco (3 reti ciascuno), con quest’ultimo pericoloso sulle ribattute difensive. Bravi anche Romano (2 reti) e Longo (1 rete): il totale dei 13 goals sui 16 complessivi sono loro. Anche Rainone va guardato bene sugli angoli. Ricordiamo che soffrono il gioco aereo, ancor di più se ricevono cross sul palo lungo o da punizioni laterali.
Forza ragazzi! In bocca al lupo e incrociamo le dita: siete sempre quelli del primo scorcio di campionato e dovete soltanto ritrovare la giusta via. Alla prossima disamina – Diego Di Feliciantonio