TERAMO – Avevamo dimenticato come si potesse presentare una gara del Teramo in campionato, senza iniziare dalla conta degli infortunati. Stavolta iniziamo al rovescio: ci saranno praticamente tutti, tranne Lombardo e Rossetti; addirittura uno, tra i 24 convocati contro l’Ancona Matelica andrà in tribuna (Cuccurullo?)!

Mai, come in questa circostanza, Federico Guidi avrà l’imbarazzo della scelta, anche se, in realtà, pensiamo che di dubbi sull’undici iniziale ne avrà uno soltanto: recuperato Piacentini dalla squalifica, infatti, c’è da chiedersi chi sarà il prescelto tra Bellucci e Soprano. Probabilmente sarà l’ex fermano, anche perché il giovane difensore, che si è regolarmente allenato per l’intera settimana, lo ha fatto con una maschera protettiva al volto, a causa di una microfrattura al naso accusata a Pontedera, in una fase di gioco. L’importante assenza dello squalificato Hadziosmanovic che “…se ha giocato più di molti altri un motivo ci sarà“, ha detto il mister in conferenza stampa, sarà colmata dal rientrante Bouah, decisamente meno votato alla marcatura ma che in fase offensiva rimane la scheggia che è. A tal proposito Guidi ci tiene a sottolineare che “…la fase difensiva, se fatta bene, non va personalizzata, perché bisogna essere pronti mentalmente ad approcciare la gara nella maniera migliore“.

Dicevamo dell’imbarazzo delle scelte; in realtà, se tale sarà, lo si registrerebbe a gara in corso, quando Guidi potrà finalmente contare sui vari Birligea, Kyeremateng, Fiorani o Viero, Trasciani e compagnia bella: almeno da questa angolazione la gara contro i dorici, parte da una premessa finalmente beneaugurante.

L’undici dovrebbe essere questo: Perucchini in porta; Bouah, Soprano, Piacentini e Ndrecka in difesa; Fiorani (Viero), Arrigoni e Mungo in mediana con Malotti, Bernardotto e Rosso tridente offensivo.

Gli ospiti – Sono 6 i punti che dividono le due squadre, non pochi considerando le difficoltà del campionato: l’Ancona Matelica, rimodellata la scorsa estate per una piazza calcistica storica, lo ha fatto non azzerando, però, la propria matrice. L’asse MicciolaColavitto parte da lontano ed ha conosciuto molto bene anche un calcio diverso, sviluppatosi in ambienti nobili, ma dilettantistici. Il loro è un governo che sa di calcio sano, che garantisce continuità anche a quell’ambiente, che ha conosciuto sia l’esaltazione del vivere sulle stelle, sia, e più volte, la tristezza della polvere di periferia. Partendo da questo mix, i marchigiani stanno facendo bene, nella globalità, ma dopo 7 giornate ed una partenza sprint (16 punti e secondo posto in classifica, con 5 vittorie ed un pari e con 15 reti all’attivo e 6 al passivo), hanno avuto un netto calo. Nelle successive 10 hanno fatto registrare uno score inferiore a quello dei biancorossi teramani (9 punti contro i 13 del Teramo, con 12 reti realizzate e 17 subite contro le 14 messe a segno e le 20 subite dai padroni di casa). E’ il loro reparto offensivo che appare decisamente più efficace, ma va anche ricordato che, seppur reduce da tre risultati positivi, l’Ancona Matelica ha riassaporato il gusto della vittoria proprio domenica scorsa, in clamorosa rimonta contro il Siena (da 0-2) dopo sette giornate, quasi due mesi. Insomma, formazione da rispettare, ma nella giusta maniera, senza temerne oltremisura la forza, che comunque c’è.