L’AQUILA. «Una giovane madre viene cacciata dall’aula universitaria del dipartimento di Scienze Umane, «solo perché colpevole di avere con sé una bambina di 4 mesi, che per di più dormiva». A comunicarlo è Alessandro Maccarone, responsabile regionale Lega Giovani – Università.

«Che un docente si ponga nei confronti di uno studente da tutelare con questo atteggiamento», rileva Maccarone, «è sintomo di un grave atto di inciviltà. Confidiamo che la governance di Ateneo si distacchi anche con i fatti dalle posizioni di intolleranza di qualche dipendente».

Il responsabile regionale auspica che già dal prossimo anno accademico si applichi un principio di buonsenso e si prenda in considerazione l’ipotesi di agevolare le giovani madri con la realizzazione di servizi ad hoc sul modello di molte altre università italiane e di una tassazione ridotta per una categoria fin troppo dimenticata dalle istituzioni.

«Massima solidarietà», conclude Maccarone, «da parte della Lega Giovani ad una ragazza che non ha fatto altro che esercitare il proprio diritto allo studio».

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