TERAMO – Sottoscritta da Provincia di Teramo, Ente Parco Gran Sasso Laga e Comune di Teramo la ‘Carta per la tutela delle acque del Gran Sasso’, illustrata questa mattina in conferenza stampa da Dante Caserta (WWF)e Mauro Chilante (Cittadinanza Attiva). Si tratta di un appello dell’Osservatorio indipendente acque del Gran Sasso (composto da Wwf, Lega Ambiente, Fiab, Arci Cai, Cittadinanza Attiva, Italia Nostra, Gadit, Pronatura, Mountain Wilderness). “Lo scorso 21 luglio il Commissario per la sicurezza del Gran Sasso, Corrado Gisonni, e il Commissario per la sicurezza delle Autostrade A24 e A25, Maurizio Gentile, nel corso di un incontro pubblico a L’Aquila alla presenza del Presidente della Regione Marco Marsilio – spiegano gli ambientalisti – hanno comunicato che la fase di studio delle condizioni dei punti di prelievo di acqua dal Gran Sasso e dei possibili punti di interferenza con i Laboratori sotterranei dell’INFN e le gallerie è finalmente finita e che ci si appresta a mettere in atto una strategia di intervento congiunta finalizzata a porre in sicurezza l’acquifero. Ad oggi però non è stata ancora presentata una ipotesi di intervento e alcune dichiarazioni fatte nel corso dell’incontro aquilano circa la necessità di nuovi tracciati autostradali e del superamento di alcune leggi poste a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini destano più di una preoccupazione e richiederebbero spiegazioni molto più dettagliate”.

Con la Carta di tutela delle acque, Associazioni ed Enti locali chiedono il coinvolgimento pieno del territorio, non solo delle informative, rispetto alle scelte che si andranno a fare  con particolare riferimento ad eventuali nuove opere infrastrutturali.

“Abbiamo difeso l’acquifero del Gran Sasso da tutte le proposte che ci sono state negli ultimi 20 anni – ha dichiarato Dante Caserta, presidente del WWF Italia – di ampliamento dei Laboratori INFN del Gran Sasso, dalla terza galleria e così via. Adesso chiamiamo a raccolta le istituzioni perché è una battaglia che deve essere anche loro, perché ad oggi ci chiediamo se non venga riproposto qualcosa di simile, visto che non sappiamo cosa si andrà a fare”.

“E’ positivo che i due Commissari interloquiscano – gli fa eco Mauro Chilante, responsabile di Cittadinanza Attiva – ma sussistono aspetti negativi, come la richiesta di Gisonni di deroga alla VIA sui lavori che si andranno a fare e la proposta di Gentile di abbandonare alcuni viadotti e sostituirli con gallerie, ma non sappiamo quali. Ma la cosa più preoccupante è l’ipotesi di allargamento del traforo Teramo-L’Aquila per garantire l’accesso in sicurezza ai Laboratori, che significa intervenire sul bacino acquifero tornando indietro di 20 anni, come se fosse un terzo traforo”.

“Un atto doveroso per gli Enti e le istituzioni – ha dichiarato il Sindaco di Teramo Gianguido D’Albertorispondere all’appello delle associazioni, sempre in prima linea per la difesa del territorio, rimarcando il principio fondamentale che le decisioni si assumono all’interno delle sedi istituzionali, soprattutto in casi complessi come questo in cui di devono bilanciare diversi interessi: il bene acqua, fondamentale e irrinunciabile; le infrastrutture autostradali di collegamenti e il traforo del Gran Sasso; e l’aspetto scientifico che l’INFN riveste”.

 

Carta per la tutela delle acque del Gran Sasso_agosto2021

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