L’AQUILA  – L’8 marzo, per il settimo anno consecutivo in tutto il mondo sarà sciopero femminista e transfemminista contro la violenza maschile sulle donne e ogni forma di violenza di genere.
Scioperiamo dal lavoro dentro e fuori casa, dai ruoli di genere e da tutti i ruoli che ci vengono imposti, dai consumi.
La violenza di genere, la pandemia, la guerra, il disastro ecologico, l’inflazione: viviamo in un mondo di crisi continue che non sono emergenze ma segnali evidenti di un sistema che si sta sgretolando, un sistema ingiusto che ci costringe a vivere vite insostenibili e che vorrebbe chiuderci nell’isolamento e nell’impotenza. In questa
solitudine non vogliamo starci e insieme troviamo la forza di ribellarci, lottare e rifiutare tutto questo!
Scioperiamo insieme contro femminicidi, stupri, molestie, sessismo e ogni forma di discriminazione, contro la violenza dei tribunali e delle narrazioni tossiche dei media, contro la legge 54/2006 sull’affidamento condiviso, per il finanziamento dei centri antiviolenza laici e femministi, per garantire che i percorsi di fuoriuscita dalla violenza
rispettino le nostre scelte e la nostra autodeterminazione.
Scioperiamo insieme per una sanità pubblica accessibile laica e libera da stereotipi sessisti, transfobici, grassofobici, abilisti e razzisti, contro l’obiezione di coscienza, contro la violenza ostetrica e l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori, per un aborto libero, sicuro e gratuito, per una medicina femminista e transfemminista. Scioperiamo perché presso l’Ospedale dell’Aquila non è possibile accedere alla Ru486, farmaco che consente a chi lo desidera di interrompere una gravidanza nelle prime 7 settimane senza recarsi in sala operatoria.
Scioperiamo perché vogliamo trasparenza dei dati sulle obiezioni di coscienza e sulle
interruzioni volontarie di gravidanza! L’Ospedale dell’Aquila, nonostante i solleciti non ha
mai risposto! Denunciamo la carenza di strutture e fondi e l’inefficienza di servizi territoriali
necessari alla tutela della salute mentale.
Scioperiamo insieme contro la violenza della scuola del merito e dell’umiliazione,
contro un sistema scolastico sempre più moralista e autoritario, per una scuola che sia
davvero per tutt?, che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che
la vivono, che educhi alle differenze e combatta sessismo e discriminazioni.
Scioperiamo insieme contro la crisi climatica e dai consumi, contro un sistema che
considera la terra e gli animali risorse infinitamente disponibili, contro il greenwashing dei
governi e delle multinazionali.
Scioperiamo e ci riappropriamo dello spazio pubblico contro la deriva securitaria di
questa amministrazione. L’Aquila è piena di spazi abbandonati e non illuminati. Scendiamo
in piazza perché una città sicura non si fa con la repressione, il controllo o la forza!
Sfileremo per le vie del centro, le stesse in cui la notte, senza illuminazione pubblica,
camminiamo impaurit? con le chiavi in mano!
Scioperiamo dalla politica di gentrificazione e turistificazione che calpesta le fasce più
marginalizzate che nella nostra città vengono relegate in periferia mentre il centro diventa
uno spazio di consumo elitario, in cui gli affitti onerosi escludono la maggior parte delle
persone.
Scioperiamo contro le istituzioni aquilane che continuano a non dare una risposta
all’emergenza abitativa di chi una casa non ce l’ha o rischia di perderla perché non riesce
a pagare affitto e bollette. Oggi all’Aquila non è possibile beneficiare di un alloggio pubblico
nonostante la città sia stracolma di case vuote!
Scioperiamo insieme contro tutti i lavori sottopagati e precari che siamo costrett? ad
accettare per sopravvivere, per dei contratti stabili e tutelanti, per un reddito di
autodeterminazione che ci garantisca indipendenza economica e autonomia per sottrarci
alla violenza, per un welfare pubblico e universale, per un salario minimo, per la
redistribuzione del carico di lavoro di cura.
Rendiamo il lavoro di cura una pratica collettiva affinchè non gravi più soltanto sulle vite
delle donne e altre soggettività! Prendiamoci cura del mondo ma facciamolo insieme!
Scioperiamo insieme contro la violenza di razzismo e confini, per la libera
circolazione delle persone, contro il razzismo sistemico che attraversa ogni ambito delle
nostre vite.
Scioperiamo insieme dai ruoli di genere perché siamo lesbiche, trans, froci? e queer e i
nostri desideri contano perchè tutt? possano essere liber? e possano affermare il diritto
all’autodeterminazione sui propri corpi!
Scioperiamo insieme per affermare diversi modi di fare ed essere famiglia.
Scioperiamo insieme contro lo stigma che uccide chi fa sex work e per la
decriminalizzazione del lavoro sessuale. Scioperiamo insieme contro l’abilismo che
discrimina le persone con disabilità, per rivendicare l’autodeterminazione e i desideri di
tutt?.
Scioperiamo insieme contro la violenza di tutte le guerre, fatte da ricchi e potenti e
pagate dalle popolazioni civili, donne e bambin? prima di tutto, per la pace,
l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale, per un mondo senza confini, senza
imperialismi e senza eserciti. Scioperiamo insieme, solidali alle donne curde, afghane e
iraniane e alle donne che in tutto il mondo stanno lottando per una vita libera
dall’oppressione!
Tutte le persone che non potranno seguirci nel corteo potranno partecipare alla cena
preparata dall’associazione 24 Luglio, al prezzo di 5€, presso lo spazio sociale CaseMatte
(Parco di Collemaggio, L’Aquila).
Scioperiamo insieme perché ci muove il desiderio di costruire adesso il mondo che
vogliamo vivere!

 

— Ass.ne FuoriGenere, Collettivo Malelingue, CaseMatte, Comitato 3e32, United L’Aquila, Ass.
180amici L’Aquila, Collettivo FRE(A)KTION, Biblioteca delle Donne-Ass. Donatella Tellini,
Centro Antiviolenza-Ass. Donatella Tellini, Ass. Donne TerreMutate, Ass. Luca
Coscioni-L’Aquila, Collettivo Balia dal Collare, LINK-L’Aquila, UDS-L’Aquila, Arcigay
“Massimo Consoli” L’Aquila, UDU-L’Aquila.