TERAMO – Magari in un clima che in città resta tesissimo, un pizzico di sano ottimismo non guasterebbe proprio: non che ci siano chissà quali novità, ma se davvero il Teramo Calcio riacquistasse nelle prossime 48 ore la forza di una liquidità venuta meno per i noti fatti extracalcistici, allora il quadro che si prospetterebbe potrebbe variare, seppur quasi certamente all’ultimo grado di giudizio (15-18 luglio).

Per adesso abbiamo posto degli interrogativi all’ex DG biancorosso, Emilio Capaldi, il quale sarebbe pronto a dirigere il Riccione (ma non lo conferma – ndr -) in quarta serie, con alle spalle una società forte e che punta decisamente alla vittoria finale.

  • Direttore il Teramo potrebbe uscire fuori da questa situazione? Se sì, in che modo?

Non credo ci siano grandi margini, anche perché oltre all’indice di liquidità, requisito iscrittivo e perentorio (la decisione del TAR del Lazio avrebbe potuto alleggerire la posizione del Teramo), ci sono anche debiti fiscali (precedente da ricondurre alla non iscrizione del Chievo) con la società che potrebbe non aver ottemperato al pagamento di n. 5 rate del debito Iva.

  • Quali sono state le tue reazioni all’attuale situazione? Si sarebbe potuto fare qualcosa in più per alleviarla?

Non sono sorpreso della mancata iscrizione del Teramo, in quanto pur avendo chiesto il rilascio delle Licenze Nazionali entro il 22 giugno u.s., non c’erano i presupposti per superare l’esame Covisoc. Non è, comunque, che si poteva fare di più, ma si doveva: sono mesi che le società sanno dell’attuazione dell’indice di liquidità e che fosse vincolante per ottenere l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C.

  • (a) – Ipotesi serie D: l’attuale società potrebbe continuare a fare calcio in quarta serie e come?

L’attuale compagine societaria, ricorrendo avverso all’eventuale decisione del Consiglio Federale di non iscrivere il Teramo in Serie C, potrebbe vedersi concessa la Serie D in ultima istanza dal TAR: c’è il precedente della Casertana della scorsa annata calcistica, che continua ad avere la stessa proprietà

  • (b) – Ipotesi serie D con una nuova società, ci sarebbero i tempi tecnici e fino a quando sarebbero tali?

I tempi ci sono. Il comune di Teramo tramite un avviso pubblico dovrà effettuare una procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazione e di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della città Teramo al Campionato di Serie D 2022/2023. Il tutto ai sensi dell’art. 52 comma 10 delle N.O.I.F. della FIGC. Dovrà prevedere la pubblicazione di un avviso finalizzato a verificare l’esistenza di soggetti interessati a rappresentare la continuazione della lunga tradizione calcistica teramana. Attraverso tale avviso, l’amministrazione comunale, in persona del Sindaco, individuerà la società da presentare alla FIGC per la partecipazione al prossimo Campionato Nazionale di Serie D

  • Pensiamo esclusivamente al domani: in che maniera?

Si deve farlo necessariamente. La Serie D sarà pur sempre un patrimonio della città e sicuramente gli imprenditori del territorio, e non solo, capiranno il momento storico e di bisogno. E’ il momento di darsi da fare, di rimboccarsi le maniche e di dimostrare, facendo squadra, di che pasta è fatto il teramano e anche non, come me che lo sono di adozione ma che potrei essere di aiuto. C’è il rammarico che la somma raccolta dagli imprenditori del territorio (a prescindere dell’entità) non sia servita all’ottenimento dell’iscrizione in Serie C, mentre poteva essere utilissima ai fini della partecipazione alla prossima Serie D…