COLONNELLA – Bisogna dirlo con franchezza: ci si aspettava di più. E non bastano solo i numeri a farci cambiare idea.

La soluzione individuata per le vaccinazioni in Val Vibrata, con la concentrazione in un solo hub a supporto di tutti i 12 Comuni era una buona idea. Ma più di qualcosa non sta andando come ci si auspicava. E le immagini delle file e dei disagi a cui le persone sono andate incontro in questi giorni continuano e ripetersi, amplificate e sdoganate dai social su cui gli stessi cittadini pubblicano ciò che non va. E non è la sola questione che genera più di un interrogativo.

Dopo le mille persone in fila fino a tarda sera nella giornata di giovedì scorso, 29 aprile, si era parlato di episodio da non ripetere. Ed invece ieri pomeriggio è successo ancora, anche se fortunatamente non con le stesse proporzioni.

Nonostante le rassicurazioni da parte dell’azienda sanitaria, ribadite in una video-riunione con tutti i sindaci lunedì scorso, nella giornata di ieri si sono viste nuovamente lunghe file e si sono vissuti nuovamente disagi evidenti per chi è stato costretto ad attese non sempre o quasi mai ragionevoli. E più che mai irragionevoli soprattutto per le persone anziane o fragili. E qualcuno ha perso anche la pazienza, gli animi si sono accesi ed è stato necessario l’intervento dei carabinieri per riuscire a non far peggiorare la situazione. Diciamolo con chiarezza: le immagini viste rimandano a chi le guarda l’idea di un assembramento “bello e buono” e soprattutto non giustificabile sul piano organizzativo.

E’ evidente che più di qualcosa non sta funzionando e che non basta poi enunciare i numeri a fine giornata. Perchè per avere la possibilità di vaccinarsi non si può stare in fila per ore.

L’altro punto interrogativo su cui va fatta decisamente chiarezza è quello relativo alle dosi di vaccini in eccedenza, quelli che, a quanto pare, quasi ogni giorno risultano avanzare a fine giornata.

Per evitare che queste dosi debbano essere necessariamente buttate a chi vengono somministrate? La necessità sacrosanta di non buttare anche un solo vaccino rende possibile, a quanto sembra, vaccinare anche chi non è in nessuna lista di prenotazione.

Ed allora quale è il criterio? Casuale? C’è un lista di “riserva” di persone da chiamare con una graduatoria di necessità per usufruire delle dosi avanzate? E chi ha il compito di convocarle? Oppure semplicemente basta trovarsi all’hub ad una certa ora? Ed a quale ora le dosi vengono considerate avanzate?

Su questo argomento è necessario se non d’obbligo fare chiarezza perchè si rischia di avere categorie di persone (fragili, over 70 e 80) prenotate, in lista, ma ancora in attesa di essere vaccinate. E dall’altra chi ha avuto il proprio vaccino quasi casualmente o sulla base di comunicazioni e “passaparola” non esattamente istituzionali, come si racconta sia successo per esempio nella giornata di sabato 1°maggio.

Sempre meglio che buttare via le dosi, decisamente vero. Ma è necessaria la chiarezza. E’ obbligatoria la chiarezza.