TERAMO – “E’ stata resa nota la forma di lotta che verrà adottata qualora il disagio, anziché essere ridotto, dovesse essere accentuato da scelte non idonee che aggraverebbero il ‘mero errore tecnico’, intervenuto durante la redazione del Documento Unico di Programmazione e apertamente riconosciuto questa mattina, in un confronto pubblico con i manifestanti, dal consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica, Luca Frangioni”. E’ la considerazione di insegnanti, studenti e genitori dell’IIS ‘Alessandrini-Marino’ a margine della manifestazione di ieri, sotto il palazzo della Provincia di Teramo, per protestare contro “l’insostenibile situazione dell’istituto professionale che per 4 anni ha sofferto il disagio imposto dalla condizione di precarietà, perché frammentato su tre sedi. All’inizio di questo anno scolastico, il 5° consecutivo, le cose potrebbero peggiorare perché i responsabili dell’Amministrazione provinciale hanno prospettato di aggiungere un’ulteriore sede per ospitare le classi del ‘Marino’, ancor più lontana dai laboratori dove gli studenti devono fare pratica”.

Le proposte che i manifestanti hanno evidenziato, in attesa della ricostruzione della scuola, riguardano l’utilizzo delle aule della vecchia sede del Liceo Scientifico ‘Einstein’, attiguo al ‘Marino’, “promesse già da due anni – rimarcano -. Ed inoltre, attesa l’ispezione che lunedì mattina svolgerà il dirigente provinciale Francesco Ranieri, l’utilizzo dell’ala dell’istituto ‘Marino’ ristrutturata a norma a seguito del sisma del 2009. Ci si attende che queste proposte siano fatte proprie dall’attuale responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Massimiliano Nardocci, il quale ben conosce le peculiarità e le esigenze di ogni scuola e può indirizzare la Provincia nella scelta didatticamente più opportuna dei siti scolastici, per discuterle nella conferenza organizzata dal Presidente della Provincia il prossimo martedì, che vedrà allo stesso tavolo di lavoro le dirigenti scolastiche dell’IIS ‘Alessandrini-Marino’ e dei licei ‘Einstein’ e ‘Milli’. A questa riunione è stata invitata anche una delegazione di docenti e studenti del ‘Marino’ che parteciperà offrendo il proprio contributo alla soluzione indifferibile della questione sul tappeto”.

“Resta da capire perché non si adottino per la ricostruzione post-sisma di un istituto scolastico le procedure abbreviate a cui soprintende il commissario straordinario, Giovanni Legnini, al quale ci si appella, affinché intervenga sull’intera scuola professionale e non solo per due aule”, concludono i docenti, genitori e studenti dell’IIS ‘Alessandrini-Marino’.

Una delegazione dei manifestanti è poi stata ricevuta dal Sindaco Gianguido D’Alberto e dal Presidente del Consiglio comunale di Teramo, Alberto Melarangelo. Il Sindaco, oltre ad ascoltare attentamente e comprensibilmente condividere le motivazioni della lotta, si è messo a disposizione delle ragioni della scuola in tutte le sedi istituzionali nelle quali sarà coinvolto, evidenziando la rilevanza dell’Istituto per la città.