Arrestate, questa mattina, otto persone di nazionalità nigeriana (4 uomini e 4 donne), mentre un’altra è irreperibile, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione dell’illecita intermediazione finanziaria, autoriciclaggio e riciclaggio transnazionale, nonché per il reato di tratta di esseri umani.

L’operazione di oggi, è il completamento dell’operazione di luglio in cui vennero arrestate sei persone tra l’Abruzzo e le Marche, per i reati di tratta di esseri umani, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di giovani donne nigeriane. Questa volta le indagini si sono incentrate sul riciclaggio di denaro, ricavato dalle attività illecite, permettendo di far luce su un sistema strutturato e diffuso in modo capillare, su tutto il territorio nazionale, di raccolta di soldi attraverso il meccanismo dell’hawala (Strumento informale di trasferimento di denaro al di fuori dei normali circuiti bancari). L’associazione a delinquere, con basi operative nelle province di Teramo, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, riciclava i soldi verso la Nigeria, attraverso viaggi in aereo, con ingenti somme di denaro, abilmente occultate all’interno dei bagagli al seguito di chi si occupava del trasporto. Solo nel corso dei controlli, effettuati con la collaborazione della Polizia di Frontiera e dell’Ufficio delle Dogane presso l’aeroporto di Fiumicino, i “corrieri”, prima che si imbarcassero per voli diretti in Nigeria, sono stati trovati in possesso di oltre 400.000 euro. Nel corso dell’indagine (meno di un anno) i corrieri indagati si sono complessivamente recati in Nigeria circa 100 volte, facendo stimare la somma trasportata illecitamente in circa sette milioni e 500 mila euro. L’attività di indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, è stata eseguita dalla Squadra mobile di Teramo con l’ausilio del Reparto prevenzione crimine “Abruzzo” di Pescara e delle Squadre mobili di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.