Il 4 maggio si avvicina e molte sono le aziende che fremono per capire come ripartire e muoversi in questi nuovi scenari (mica tanto) delineati dal Covid. A meno che tu non sia Netflix o Amuchina, le perdite ci sono state e ci saranno. Ma cosa può fare un business ora? La risposta più ovvia, secondo molti, è tagliare. Tagliare le spese. Tagliare il personale. Tagliare punto.

Ma siamo sicuri che sia la strada giusta? Cerchiamo di capire cosa intendono fare i manager italiani, tanto per renderci conto quali saranno le linee di azione seguite. Da una recente ricerca di ManagerItalia e Cfmt, con il supporto AstraRicerche, è emerso che, nonostante le perdite registrate a causa del virus, le aziende hanno intenzione di investire; in chiara controtendenza con quanto si è sempre fatto finora. Mi sembra quasi che si stia affermando un cambio di mentalità nella gestione della crisi. Invece di rispondere alla crisi con tagli, si investe di più.

E indovina un po’ su cosa? Il 52,2% vuole investire in più su hardware, software e servizi dell’Information and Communication Technology. Si tratta quindi di aziende che vogliono prepararsi per fare un grintoso sprint nel digitale. Il 44% in più dei manager investiranno in comunicazione esterna. Per intenderci tutta la comunicazione che un business usa per parlare soprattutto con i suoi clienti. Il 38% in più dei manager investirà in comunicazione interna, cioè la comunicazione rivolta ai propri dipendenti. Un lato della business communication troppo spesso bistrattato, che oggi, invece, è tra i primi posti nei pensieri dei manager. Il 37% in più, invece, investirà in eventi, cioè fiere, convegni, e quant’altro. Il 32% in più dei manager punterà sulla formazione del personale. Ricetta sempre utile da seguire se si vogliono raggiungere degli importanti traguardi imprenditoriali. Infine, il 25% in più dei manager investirà in consulenza, valida per rimodellare il proprio business, rivedere le proprie strategie e piani di azioni, ma anche per capire come reinventarsi dopo il Covid.

A livello di media mix della comunicazione, cioè degli strumenti usati per comunicare, il digitale, dopo questa crisi, avrà un’ulteriore accelerazione. Era inevitabile. Si è dimostrato fondamentale nei giorni di obbligatoria distanza sociale, tanto che oggi rappresenta una scelta imprescindibile per continuare a relazionarsi con il proprio pubblico. Infatti il 59% delle aziende prevede un ulteriore spostamento verso il digitale.

Nonostante tutto il 35% dei manager afferma che non cambierà il media mix tra digitale e non. Questo significa che sarà mantenuta l’attuale suddivisione degli investimenti tra l’online e offline.

Mi sembra che ci siano tutte le premesse per dare carburante prezioso alla nostra economia. Forza e coraggio.