TERAMO – Una condivisione di intenti e di attività operative è stata stabilita tra il Comune di Teramo e l’Osservatorio Indipendente per l’acqua del Gran Sasso, nel corso di un incontro che si è svolto ieri nel palazzo municipale di via Carducci tra il Sindaco Gianguido D”Alberto e Mauro Chilante, Massimo Fraticelli e Giorgio Giannella, rappresentanti dell’organismo. La prospettiva comune è di attivare interventi di sensibilizzazione crescente, al di là degli esiti dei procedimenti giuridici in corso a seguito delle indagini da cui sono scaturiti gli avvisi di garanzia e il sequestro delle opere di captazione dell’acqua situate all’interno dei laboratori del Gran Sasso. Sono evidenti infatti le criticità del sistema così come è evidente che l’intera questione debba essere riportata ad un profilo di trasparenza irrinunciabile.
Il Sindaco D’Alberto, come primo atto, chiederà un incontro con i sindaci de L’Aquila e di Isola del Gran Sasso, per poi passare al coinvolgimento di tutti i sindaci interessati. Contestualmente della vicenda saranno investiti i parlamentari teramani, chiedendo loro di adoperarsi nelle sedi istituzionali per iscrivere la questione nelle agende parlamentari.
Non mancherà, in questa fase, il coinvolgimento della Società Ruzzo, chiedendo alla stessa di fare luce sugli interventi che ha messo e dovrà mettere in campo per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Indispensabile, inoltre sarà chiamare in causa la Regione perché si faccia parte del processo in corso.
L’acqua rappresenta un bene pubblico da tutelare, e proprio alla luce degli avvenimenti recenti e della scarsissima trasparenza, è necessario mettere Il sistema montuoso del Gran Sasso al riparo da interferenze e commistioni con l’attività dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e con il sistema autostradale che vi ha realizzato il tunnel più lungo d’Italia.
Il sindaco ha pertanto ribadito la linea sulla quale intende muoversi: quale componente principale dell’Acquedotto del Ruzzo, il Comune di Teramo dovrà farsi carico del controllo e monitoraggio delle attività degli enti competenti, pubblici e privati; sarà necessario rafforzare il ruolo centrale del Comune capoluogo nell’attività di riequilibrio del rapporto con il territorio e in particolare con l’entroterra montano; bisognerà avviare un confronto con il Parco Nazionale Gran Sasso/Laga per mettere in campo buone pratiche di salvaguardia naturalistica e ambientale, anche in collaborazione con università, scuole e associazioni ambientaliste. A sostegno di tutto ciò, Gianguido D’Alberto ha incassato la piena collaborazione dell’Osservatorio Indipendente per l’acqua del Gran Sasso, il quale a sua volta registra la condivisione del Sindaco di Teramo per le iniziative e battaglie di cui si farà artefice.
“Già questo incontro ha evidenziato che sapremo trovare le vie più corrette per portare avanti una proficua collaborazione – afferma D’Alberto – l’Osservatorio Indipendente per l’acqua del Gran Sasso, in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento ed un presidio a difesa di un bene primario, fondamentale per tutti noi e insieme dovremo, e mi auguro sapremo, trovare le maniere per far sì che l’intera popolazione interessata alla vicenda ne diventi pienamente consapevole e, a sua volta, si ponga affianco e assieme a noi per condurre questa battaglia”.