TERAMO – Per la serie D le feste sono terminate e da domenica 5 gennaio inizierà il girone di ritorno, quello che molti definiscono essere “un altro campionato”. In realtà sono diverse le compagini che hanno provato a migliorare gli organici, non soltanto quelle di bassa classifica, se è vero, come lo è, che la stessa capolista indiscussa, S.N. Notaresco, ha rinforzato (per scelta) il centrocampo e ricostituito (per necessità) l’asse dei portieri, in attesa dell’arrivo di Lewandowski dal Teramo che sarà il titolare del “bentornato” Monti.

La compagine rossoblù ha chiuso l’andata così come l’aveva aperta, con una sconfitta, ma se c’è un aspetto del quale la squadra di Roberto Vagnoni non dovrà tenere conto, è proprio lo stop natalizio di Fiuggi, tanta e tale è stata la superiorità manifestata nelle 15 partite precedenti che c’è l’obbligo assoluto di credere nel miracolo sportivo, che ha saputo peraltro costruirsi con le proprie forze, domenica dopo domenica. In Molise, contro il Vastogirardi (che all’esordio espugnò con un rocambolesco 3-5 il “Savini”), il S.N. Notaresco (43 punti, 14 vittorie, 1 pareggio, 2 sconfitte, con 31 reti all’attivo e 17 al passivo, 8 delle quali proprio in occasione delle due battute d’arresto) ha tutte le credenziali per riprendere la marcia, magari ripartendo dall’amarezza di quell’esordio…

Chi “trema” è il Real Giulianova, non tanto perché giochi male, ma perchè perde spesso, non avendo mai trovato la necessaria continuità di risultati (17 punti e quindicesimo posto in classifica con 4 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte; 19 le reti segnate e ben 30 quelle subite. E’ tra le tre peggiori difese del campionato!). Ricevendo al “Fadini” la matricola P.S. Elpidio (1 punto in più, per i marchigiani) dovrà soltanto vincere, non ci sono mezzi termini, magari provando a mantenere inviolata la propria porta. Nel girone di ritorno gli uomini di Del Grosso dovranno far registrare un positivo cambio di marcia, per mantenere almeno integra la Serie D, che di per sè continua a sposarsi male con la tradizione calcistica giallorossa.

Ripartirà dalla non agevole trasferta di Fiuggi, invece, il Pineto, la cui dirigenza, gira e rigira, ha ammesso d’aver sbagliato sia l’estate scorsa, sia in corsa, nel non confermare o richiamare prima il bravo Daniele Amaolo, tornato poi all’ovile dopo gli interregni di Epifani e di Rachini. Anche alle grandi dirigenze capita di sbagliare, perché la società adriatica, tra le teramane (non ce ne vogliano le altre – ndr) è probabilmente la più “consistente” e perchè aveva programmato un campionato con ben altri obiettivi (27 punti e sesto posto al giro di boa, a ridosso degli inutili play-off, sono poca cosa, con 7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte; 23 i goals all’attivo e 27 -tanti- al passivo). La gara di Fiuggi, però, per quanto difficile si presenti, è di quelle che potrebbero dirci se l’aria è cambiata davvero.

Per l’alta classifica restano da seguire, in particolar modo, le gare di Cattolica, dove sale un Matelica che scoppia di salute ma che è a -9 dalla capolista, e di Campobasso (-12), che viene da 5 vittorie consecutive e che riceve il modesto Avezzano. La Recanatese riceverà la visita della Jesina.