TERAMO – Sabato scorso, l’assessora Sara Falini ha celebrato il primo evento consequenziale alla decisione della giunta municipale di consentire la celebrazione di matrimoni e unioni civili presso strutture ricettive o edifici privati, di particolare pregio storico, architettonico, ambientale o artistico.

Il matrimonio è stato celebrato in un ristorante, con annesso parco, di San Nicolò.

Come detto, ora i matrimoni o le unioni civili possono essere celebrati sia in strutture ricettive che presentino requisiti definiti in un apposito disciplinare, sia in siti storico-architettonici di particolare pregio. Chi è interessato a mettere a disposizione la propria struttura, concede la stessa in comodato gratuito al Comune di Teramo per tre anni  rinnovabili e deve impegnarsi a promuovere turisticamente il territorio mediante attività quali la distribuzione di locandine inerenti eventi istituzionali e altre informazioni .La concessione in uso dei locali è gratuita e dispensa l’Amministrazione da qualsiasi spesa ed onere nonché da responsabilità per danni a cose e persone.

L’assessora Sara Falini sottolinea: Abbiamo inaugurato una pratica decisamente nuova per il Comune di Teramo, che in tal modo allarga il ventaglio delle opportunità sia per chi va ad unirsi in vincolo di coppia e intende farlo in luoghi più confacenti alle proprie attese; sia per le strutture ricettive che hanno facoltà di ampliare la propria offerta; sia per la narrazione del nostro territorio, per mezzo dell’implicita valorizzazione di edifici di pregio e bellezza. L’amminstrazione ha ricevuto e riceve crescenti richieste per lutilizzo di sedi diverse da quella comunale  e ci siamo impegnati allo scopo di soddisfare tali richieste. Ci anima la convinzione di promuovere anche così una più attuale  cultura civica, inserendoci nel solco dellevoluzione dei costumi e della società. Significative anche le ricadute turistico-culturali visto che saranno maggiormente conosciute strutture ricettive e soprattutto case, palazzi, siti privati di particolare pregio”.