ROMA – Le ipotesi di reato, per le quali la Direzione Distrettuale aquilana sta indagando, riguardano una serie di illeciti di natura tributaria compiuti per raccogliere ingenti disponibilità di denaro da destinare anche al finanziamento di attività riconducibili ad “Al-Nusra”.
In particolare, tramite alcune società operanti nel settore della rifinitura edilizia e nel commercio di tappeti, formalmente intestate a persone di comodo ma di fatto gestite da un unico soggetto, capo indiscusso del gruppo, sono stati creati numerosi artifizi contabili per distrarre importanti somme di denaro dalle società.
Le illecite disponibilità finanziarie – secondo le indagini dei carabinieri e della guardia di finanza – sarebbero state successivamente riciclate mediante l’acquisto di beni immobili e l’investimento in altre attività imprenditoriali, nonché destinate al finanziamento di gruppi radicali di ispirazione
islamica insediati all’estero.
Le perquisizioni sono state svolte con il supporto dei Comandi Provinciali Carabinieri e della Guardia di Finanza di Torino, Milano, Ascoli Piceno e Teramo e il coordinamento del Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata della Guardia di finanza. (ANSA).