L’Assemblea dei Sindaci per il Servizio Idrico Integrato della Provincia di Teramo – ASSI, che si è riunita questa mattina nella sala polifunzionale della Provincia, si è conclusa con l’approvazione, da parte di tutti i Sindaci presenti (tra i soci della Ruzzo Reti si è astenuto solo il Comune di Teramo), dell’aggiornamento biennale della tariffa 2022-2023 e della Carta del Servizio Idrico Integrato.
In particolare, tutti i primi cittadini presenti hanno accolto con favore e soddisfazione la riduzione delle tariffe del 5% ad anno, quindi del 10% per il biennio 2022-2023, annunciata dalla Governance della Ruzzo Reti già nell’ultima Assemblea dei Soci. Si tratta di una grande conquista per il territorio e soprattutto per i cittadini della provincia di Teramo, messi a dura prova dall’aumento del costo della vita.
Nonostante il periodo storico attuale caratterizzato dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime, la società acquedottistica teramana ha raggiunto un solido equilibrio economico e finanziario tale da garantire elevati standard e notevoli capacità di investimento sul territorio.
In ultimo, la scadenza delle concessioni prorogata al 2027, per la Ruzzo Reti non è altro che una porta aperta alle nuove sfide ed opportunità.
TERAMO – Astensione del Comune di Teramo sulla certificazione, da parte dell’Assemblea dei Sindaci per il Servizio Idrico Integrato della Provincia di Teramo, della riduzione del 10% nel biennio 2022-2023 della tariffa dell’acqua (qui l’articolo). “Il Sindaco di Teramo – ha commentato la Presidente della Ruzzo Reti Alessia Cognittiha intrapreso una guerra personale contro il Ruzzo, ma i dati gli stanno dando torto. La Ruzzo reti è un’azienda virtuosa che sta andando nella giusta direzione”. La Ruzzo Reti è, infatti, l’unico gestore abruzzese ad aver ottenuto la riduzione e questo potrebbe tradursi con la gestione unica del servizio idrico. “E’ una linea di indirizzo regionale e non la decidiamo noi – ha precisato Cognitti -. Certo è che l’ERSI ha dichiarato l’azienda uno dei gestori più virtuosi. Quindi potremmo essere noi il gestore unico”, ha chiosato.
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