ALBA ADRIATICA – Un comitato civico aperto alla città ed a tutte le associazioni, senza nessuna collocazione politica specifica che nasce con l’obiettivo di promuovere il concetto di democrazia partecipata e porsi in modo palese come alternativa all’amministrazione comunale in carica.

E’ stato presentato ufficialmente in conferenza stampa, dopo aver preso forma nei giorni scorsi, il movimento civico Siamo Alba che si propone alla città in largo anticipo in vista delle elezioni amministrative previste nel 2023.

Gli animatori del comitato hanno illustrato il progetto evidenziando le intenzioni di “invertire la direzione, di riscoprire le vocazioni storiche e valorizzarle in senso innovativo e positivo anche per l’immagine del paese”.

I portavoce indicati allo stato attuale sono Marco Crescenzi, Marco Pilò, Marina Zu, Bianca Tenerelli, Alessio Marcelli e Lucrezia Rasicci e al progetto partecipano  Renato Pantoli, Valerio Caserta e Roberta D’Addezio oltre alla presenza del gruppo consiliare di opposizione nell’attuale consiglio comunale, Città Viva.

Grande attenzione è stata riservata alle nuove generazioni invitate ad aderire come ruolo attivo nel mondo della politica. Il comitato, ribadendo in modo netto la propria natura civica darà il via ad un campagna di ascolto delle proposte e delle indicazioni sul territorio ad un anno esatto dalla prossima competizione elettorale.

”Da tempo Alba Adriatica soffre di un marcato affievolimento di quelle caratteristiche che l’hanno resa una delle più belle realtà locali, essendosi trasformata negli anni dalla cittadina operosa degli artigiani e dei piccoli imprenditori, dei laboratori e delle imprese del turismo a conduzione familiare, in una città troppo spesso silente, con problematiche che hanno seriamente pregiudicato il suo dinamico impianto socio-economico”, si legge nel documento ufficiale costitutivo del comitato.

“Riconnettendo le energie, le competenze e l’intraprendenza che ci caratterizzano è possibile immaginare e costruire un futuro di sviluppo e di crescita, avendo al momento interesse ad alcuni argomenti che potranno essere posti a base dell’auspicata svolta:

1) Turismo: perché questo è nel nostro DNA, può e deve essere declinato nelle tre direttrici principali necessaria ad ampliare l’offerta ed il periodo di lavoro da parte degli operatori: sportiva, culturale e ricreativa.

 

  1. Pianificare un’impiantistica sportiva quanto più variegata possibile e calzante con le esigenze contemporanee è un sicuro attrattore di presenze, nonché volano economico.
  2. Articolare un’offerta culturale con la realizzazione di un auditorium al servizio della città e di tutto il territorio, con la previsione di un sistema museale permanente, di una sala espositiva per le mostre e le manifestazioni temporanee, potrebbe costituire un nuovo senso di appartenenza alla comunità e fornire un richiamo per gli utenti esterni non solo nel periodo della stagione estiva.
  3. Sotto il profilo ricreativo, oltre ad un cartellone di eventi e manifestazioni di riconosciuta qualità, occorre destagionalizzare gli appuntamenti per rappresentare una meta appetibile in ogni periodo dell’anno, nonché offrire percorsi specifici dedicati ai bambini, ai ragazzi, alle famiglie ed appartenenti alla terza età.

 

2) Sicurezza: crediamo sia necessario adottare un piano integrato di controllo del territorio che garantisca un’azione di deterrenza 24 ore su 24 e offra una prospettiva di tranquillità per i cittadini ed i turisti, che non può prescindere dal potenziamento del Corpo di Polizia Locale. Ciò non potrebbe che accrescere l’attrattività della città e favorire investimenti in tutti i comparti.

 

3) Mobilità sostenibile: Alba Adriatica ha un’orografia totalmente pianeggiante a livello del mare, e per questo motivo rappresenta il luogo ideale per un sistema di Mobilità dolce, invertendo il rapporto fra l’attuale centralità del sistema di spostamento automobilistico e la marginalità riservata agli altri mezzi. Rendere Alba Adriatica una città a misura di pedoni e ciclo sostenibile è un obiettivo concreto e facilmente raggiungibile con la creazione di percorsi dedicati e una segnaletica orizzontale e verticale che agevoli in ogni modo le percorrenze e offra le indicazioni di tutti i luoghi cardine (stazione, enti pubblici, servizi essenziali).

 

4) Parimenti necessario appare valorizzare ogni settore della vita sociale e commerciale, dall’artigianato (che è stato per decenni la spina dorsale della Val Vibrata) all’ ambiente, dal decoro urbano alle politiche di inclusione, creando le condizioni per formare una nuova consapevolezza nelle opinioni e nelle azioni di una comunità intera.

“Queste sono alcune delle linee che vorremmo seguire, che andranno certamente meglio analizzate ed integrate con tutti gli aspetti necessari a rilanciare il paese per questo siamo aperti e inclusivi, ragioniamo sui temi ed abbiamo interesse ad individuare obiettivi da perseguire con chiunque sia interessato al progetto, senza preclusioni e preconcetti di sorta. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini auspicando la condivisione di idee e confronti, al fine di ricucire un lacerato tessuto sociale, anche rinnovando la classe dirigente, facendo diradare tutto ciò che offusca quello che fu anche un grande laboratorio del turismo regionale”.

ASCOLTA MARCO CRESCENZI (PORTAVOCE SIAMO ALBA)