ROSETO – Dato atto del ricorso presentato dai consiglieri comunali Francesco Di Giuseppe e Teresa Ginoble e da Giuseppe Olivieri per l’Associazione Operatori Turistici Roseto, e dell’Ordinanza del Tar che in via cautelare ha sospeso le decisioni sulla Tassa di Soggiorno approvate nel Consiglio dello scorso 24 gennaio, dopo 16 ore di discussione, ci troviamo costretti a tornare nuovamente in Consiglio per la convalida che andrà a sanare retroattivamente le delibere impugnate.

Siamo spiacenti e delusi di dover occupare la massima Assise comunale per giorni e giorni a trattare gli emendamenti seriali ed ostruzionistici da parte della minoranza che nulla hanno portato, portano e porteranno di concreto alla discussione di questa importante tematica, ma non possiamo fare altrimenti” sottolinea l’Amministrazione rosetana. “Infatti, la tutela dell’interesse pubblico alla certezza della programmazione, funzionale alla realizzazione del programma di governo, ci impone, in via prudenziale, di prendere atto dell’ordinanza cautelare del Giudice e adoperarci per rimuovere il vizio presunto. Vizio puramente formale, consistito nell’aver accorpato la discussione degli oltre 1400 emendamenti presentati da una parte della minoranza”.

Quindi, visto che la Legge prevede la possibilità di convalida del provvedimento annullabile, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, si tornerà in Consiglio Comunale per sanare il vizio e convalidare gli atti impugnati procedendo ad illustrare, discutere e votare 1.400 emendamenti, tutti riguardanti la medesima previsione, differenti tra loro esclusivamente per variazione a scalare di cifre o dati”, spiega la nota.

Questo è ciò che vuole la minoranza con il suo atteggiamento evidentemente e puramente ostruzionistico. Una bella vittoria, non c’è che dire, una bella vittoria per la città – concludono sarcasticamente gli amministratori rosetani – ma siamo certi che i cittadini sapranno comprendere, anche da questo modo di fare, chi ha realmente a cuore il bene di Roseto e che invece lavora solo per ostacolare il benessere del territorio”.