Gentile Presidente,

nei giorni scorsi abbiamo ricevuto e letto la lettera da lei inviata, in merito alla questione edilizia scolastica dell’IIS “Alessandrini Marino”. Sulla scorta di tutto il pregresso della vicenda esprimiamo le seguenti considerazioni.

Doverosa è la ricostruzione di una nuova sede per l’IPSIA “Marino” che dal sisma del 2016 soffre di un problema di edilizia scolastica grave e mai affrontato in un’ottica di lungo periodo.

In questi anni l’Amministrazione provinciale ha posto in atto soluzioni temporanee per tamponare il problema, senza al contempo tracciare la rotta per la ricostruzione di una scuola, che al pari delle altre, merita rispetto e considerazione.

Gli studenti sono stanchi di vedere il tema dell’edilizia scolastica sbandierato e affrontato solo nei giorni a ridosso dell’inizio scolastico. Citiamo ora la lettera che a luglio le indirizzammo sempre in merito alla questione Alessandrini “La presente è quindi l’epilogo delle richieste da noi avanzate relativamente al diritto allo studio garantito dalla nostra Costituzione, che non può essere compresso per inadempienze o problematiche amministrative.” Com’è evidente non fu un epilogo se, a scuola ormai iniziata, ci troviamo a riparlare degli stessi problemi che segnaliamo da più di un anno.

Leggiamo con piacere l’impegno dell’Amministrazione provinciale di provvedere alla ricerca di uno stabile per l’IPSIA “Marino” per l’anno 2022. Un piacere accompagnato da una domanda più che spontanea: perché iniziare queste ricerche soltanto ora, a scuola iniziata, e non negli scorsi mesi? Si sarebbe così potuto assicurare già da quest’anno scolastico una sede congrua alle necessità di un Istituto professionale.

Vogliamo ora soffermarci sulla parte finale della lettera: “Entro fine 2021 inoltre, recupereremo 6 aule dislocate nelle vicinanze della vostra sede attuale.”

Ribadendo l’impellente necessità delle aule richieste le chiediamo pubblicamente che si provveda adesso e non a fine 2021. Ogni giorno in più in cui gli studenti dell’Alessandrini dovranno affrontare turnazioni e rientri pomeridiani, sarà un colpo in più inflitto al diritto allo studio di studenti che hanno sulle loro spalle gli effetti di anni di ritardi amministrativi.

Non vogliamo che questa lettera venga interpretata in modo polemico, ma come la visione più passionale e autentica del D.P.R istitutivo delle consulte studentesche, che ci assegna il compito di formulare proposte ed esprimere pareri agli enti locali competenti.

Proprio per questo le riaffermiamo nuovamente la piena e sincera disponibilità della Consulta al dialogo e alla collaborazione, nella speranza che, per tutti i motivi espressi in premessa, si dia presto una degna risoluzione al problema.

Parimenti se la questione non sarà affrontata con la rapidità richiesta dalla situazione, non esiteremo a mobilitarci in prima persona coinvolgendo la comunità studentesca – Per la Giunta esecutiva: il Componente Gianluca Di Marzio il Presidente Lorenzo Di Vittorio –