PESCARA – Il primario dottor Sabatino Trotta si è ucciso nella notte nel carcere di Vasto, a poche ore dall’arresto. La notizia è apparsa questa mattina sul quotidiano Il Centro. Il dirigente del Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Pescara era finito in manette ieri mattina con l’accusa di corruzione.
Trotta è morto malgrado l’intervento della polizia penitenziaria e dei medici del 118.
55 anni, di Castiglione a Casauria e residente a Spoltore, dirigeva il Dipartimento di Salute Mentale e nel 2019 si era candidato alle elezioni regionali con Fratelli d’Italia.

Trotta era finito in carcere su disposizione del Gip Nicola Colantonio come richiesto dalla Procura della Repubblica per la presunta gara pilotata per la gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere, del valore complessivo di oltre 11,3 milioni di euro.

Con lui ieri sono stati arrestati anche il responsabile legale e la coordinatrice della cooperativa “La Rondine”.

La Procura di Vasto ha aperto un fascicolo sull’accaduto.