TERAMO – Ironia della sorte ha voluto che la peculiarità più spiccata della Rennova Teramo sia stata la causa principale della sua sconfitta. Sono i numeri prodotti dall’attacco biancorosso (3/19 da tre e 15/26 ai tiri liberi) a sottolineare che proprio in quella zona del campo è maturato il quarto stop consecutivo della Teramo a Spicchi. La TaSp perde così 61-56 il derby contro la Giulia Basket Giulianova dopo essere partita malissimo (11-0 al 5’) con il primo canestro dal campo arrivato dopo 6 minuti e mezzo di gioco, dopo aver riportato in sostanziale equilibrio l’incontro facendo
fruttare al massimo l’ormai affidabile difesa a zona match up, e dopo
essersi resa protagonista di un quarto periodo da incubo con soli 8 punti
messi a referto.
Chiaro il pensiero di coach Giorgio Salvemini dopo il suono della sirena: “Abbiamo fatto la partita che volevamo tenendo gli avversari a 61 punti e non posso quindi recriminare sul piano della strategia e dell’intensità difensiva. Il problema è che sulla qualità dei tiri creati nel gioco si più discutere ma tirare 15/26 ai liberi è sintomo di un problema emotivo che in questo momento ci crea difficoltà. Sono stati commessi errori dalla lunetta in momenti importanti, siamo stati arruffoni quando dovevamo invece andare più in esecuzione dei giochi, siamo andati a cercare dei vantaggi fino a quel momento inesplorati e non dovevamo farlo. Ci ritroviamo così per l’ennesima volta a commentare una partita giocata con intensità e applicazione da parte dei giocatori per poi arrivare a dei
momenti in cui giochiamo al contrario e buttiamo all’aria quanto di buono abbiamo costruito”.
Nel frattempo la classifica della TaSp è impietosa nel condannare i biancorossi all’ultimo posto in solitario nel girone C2: “Qui bisogna capire che c’è un obiettivo da raggiungere – prosegue il tecnico della
Rennova Teramo – e l’obiettivo si raggiunge vincendo le partite. E per vincere le partite ci vuole determinazione, concentrazione e tanto lavoro, perché sennò le chiacchiere se le porta il vento. Io mi prendo le mie responsabilità perché sono l’allenatore di questo gruppo. Lavoro come un matto per far arrivare la mia squadra il più pronta possibile agli incontri però poi bisogna capire che per vincere le gare ci vogliono attenzione, applicazione, determinazione. Buttare partite per 3 o 4 minuti di passaggio a vuoto è una cosa che non mi va giù. Non si possono giocare possessi determinanti senza capire che cosa fare. La colpa è mia, la responsabilità è mia, però bisogna che tutti abbiano la lucidità di capire chi siamo, dove dobbiamo arrivare e il percorso da fare”.
Per uscire dal momento negativo coach Salvemini fa quindi presa sulla sua esperienza di allenatore navigato: “La rabbia e la frustrazione devono essere di nuovo stimolo per rientrare martedì in palestra – chiude l’allenatore teramano – e cercare di arrivare dove vogliamo arrivare. I ragazzi lavorano tutti i giorni però bisogna essere più attenti in determinati momenti della partita perché quando la gara inizia a prendere un padrone è purtroppo lì che ci sciogliamo. Ad oggi non c’è stata una squadra che ci ha messo sotto, nonostante le conclamate situazioni di estrema difficoltà che abbiamo da tempo, e confido quindi nel fatto che tutti abbiano la percezione che bisogna essere più duri nelle cose che facciamo perché l’unica soluzione è mettersi in palestra e continuare a lavorare”.

Giulia Basket: Di Carmine (c) 17, Panzini 8, Spera, Tersillo, Tognacci 4,
Lurini 3, Malatesta ne, Thiam 8, Scarpone ne, Cacace 9, Dron 12, Cantarini
ne. All. Andrea Zanchi, ass. all. Giovanni Montuori e Sante Bontà.
Rennova Teramo: Serroni (c) 14, Wiltshire 2, Faragalli F ne, Guilavogui 2,
Faragalli C. 3, Rossi 13, D’Andrea 7, Massotti ne, Esposito ne, Tiberti
12, Di Febo ne, Di Bonaventura 3. All. Giorgio Salvemini, ass. all.
Massimo Gramenzi e Angelo Vitelli.
Parziali: 15-11, 31-31, 47-48, 61-56