TERAMO – Assemblea dei Soci della Gran Sasso Teramano interlocutoria ma non troppo quella tenutasi questo pomeriggio in Provincia a Teramo. Oltre a valutare la manifestazione di interesse per l’acquisto delle quote societarie si è valutata anche una seconda offerta pervenuta ieri per la gestione degli impianti.

L’Ente provinciale ha espresso il proprio interesse a poter vendere il proprio 51% che detiene all’intero della GST ma in tal senso ha messo tutto nelle mani dell’avvocatura. La seduta in tal senso è stata aggiornata a lunedì prossimo per acquisire il parere dell’avvocatura al fine di determinare eventualmente la cessione delle quote.

All’interno della stessa proposta ci sono dei punti che riguardano la possibilità di transare i crediti vantati dal  Comune di Fano Adriano e dall’ Asbuc di Pietracamela, e anche quest’ultimi si sono riservati di comunicare le loro decisioni nella prossima riunione.

C’è anche un altro aspetto nella proposta dello Studio Vinti di Roma: la totale rimessa in pristino della stazione di Prato Selva

Per ora comunque la situazione rimane in stand by, ovvero in alto mare e con gli impianti di Prati di Tivo che sono chiusi.

Il liquidatore della GST Gabriele Di Natale è laconico: si è anche persa la possibilità di contrarre un mutuo con le banche. “L’istruttoria è stata sospesa a causa della revoca della concessione da parte della Regione sull’area di Prati di Tivo. Questo è un dato di fatto negativo. Potevamo revocare la liquidazione accendendo un mutuo con il famoso bando ventennale e potevamo salvare la società però ora c’è questa empasse. Speriamo di uscirne“.

 

Sull’esito dell’Assemblea ha parlato anche il vice presidente della Provincia Alessandro Recchiuti: