BELLANTE – Era sottoposto dallo scorso 13 luglio alla misura cautelare dell’obbligo di dimora a Bellante e della permanenza in casa nelle ore notturne, poiché G.F., pregiudicato trentenne di Bellante, era stato indagato per aver estorto ad un imprenditore edile di Civitella del Tronto la somma di 6.000 euro per la restituzione di un camion ed un escavatore rubatigli qualche tempo prima.

La misura cautelare, però, non ha sortito l’effetto sperato di arginare l’indole delinquenziale dell’indagato, il quale ha sistematicamente violato le prescrizioni imposte dal Giudice, allontanandosi continuamente da casa nelle ore notturne. Tutte le violazioni sono state sistematicamente accertate dalle diverse pattuglie dipendenti dalla Compagnia di Alba Adriatica, poste a presidio del territorio sia di giorno che di notte, e prontamente comunicate all’Autorità Giudiziaria.

Dagli stringenti controlli posti in essere dai militari è dunque scaturito un nuovo provvedimento del GIP di Teramo che, in data odierna, ha deciso di aggravare la misura cautelare in atto ed emettere a carico dell’indagato un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere. Per G.F. dunque, catturato nella mattinata odierna dai Carabinieri, si sono aperte le porte del carcere.