Che derby sarà? E’ un campionato in cui abbiamo affidato ad un nucleo di giovanissimi prospetti ed al suo coraggioso staff, un’eredità pesantissima e la responsabilità di traghettarci in un’annata che sapevamo arida di soddisfazioni. Ed in un momento così, che qualcuno si defili o si senta meno coinvolto è plausibile. Colpa anche nostra che, nel cercare di sanare una situazione difficile, trascuriamo il messaggio da trasmettere. Colpa anche nostra che non riusciamo a far comprendere come giocatori e staff stanno difendendo i nostri colori e la nostra tradizione, come forse nessuno ha mai fatto. Senza neanche più quel sostegno caloroso di cui tutti coloro che hanno calcato quel parquet hanno beneficiato. Ma sempre lì, a rappresentarci in silenzio e con dignità. Ma soprattutto, se ogni camplese si fosse trovato come me sul divano, in una serata post natalizia, a ricevere la telefonata di Perla, avrebbe immediatamente realizzato l’importanza della partita di domenica. E non per il risultato o la classifica, ma per onorare, almeno una volta, degnamente, quelli che saranno i nostri protagonisti. Per fargli capire, almeno una volta, quale possa essere il calore dei nostri tifosi. Per ringraziarli, almeno una volta, di quanto stanno dando per la nostra maglia. Perché sia chiaro a tutti: se il basket camplese avrà un futuro, qualsiasi sia la categoria, lo dovrà a questo staff ed a questi giovani. Allora, almeno una volta, cerchiamo di essere tutti presenti ad applaudirli ed a sostenerli. Per quello che ci daranno sul campo ma, soprattutto, per quello che ci stanno dando e per quello che ci lasceranno. Non potrò farvi chiamare uno ad uno da Perla o da Federica, ma vi invito ad andare sul nostro sito, rivedere per l’ennesima volta la coreografia del derby dello scorso anno, quando il giorno dopo Battisti ancora cantava nelle nostre orecchie e la sua canzone girava sui nostri telefonini! Per festeggiare l’ennesimo derby vincente! Questo staff, questi ragazzi, meritano il nostro sostegno e la nostra calorosa presenza. Non per la partita, non per il risultato, ma perché questo derby sia la presa di coscienza di quello che è il nostro presente e di quello che dovrà essere il nostro futuro.Tutti al palazzo, senza paure, senza timori per quello che potrà essere il suo esito. La nostra passione, la nostra tradizione ed i personaggi che l’hanno interpretata saranno sempre vincenti su tutti. Orgogliosi, sempre, dei nostri colori e di chi li rappresenta. Perché come si cantava in quella splendida coreografia, QUESTO È IL TEMPO DI VIVERE CON TE! FORZA CAMPLI.

Bruno Impaloni, direttore tecnico  U.S. Campli Basket 1957