TERAMO – Alla messa in onda della trasmissione del lunedì, “ritoccata” nella conduzione che per l’occasione è stata affidata a Dorotea Mazzetta ed a Lorenzo Mazzaufo, c’è stato ovviamente un dopo, quello riservato a tutto ciò che “non sempre” si dice a microfoni aperti.

Non abbiamo difficoltà ad ammettere che i due più curiosi sono restati fino a dopo le mezzanotte con il presidente Filippo Di Antonio e con il DG Antonio Paoluzzi, proprio per cercare di sapere, non da giornalisti ma da tifosi biancorossi, qualcosa del domani.

Senza entrare nei dettagli di qualche episodio passato non di rilievo e che poco conta, noi che eravamo lì, in strada, a prendere freddo, usciamo rafforzati da una certezza: la società Città di Teramo potrà pure avere qualche innesto o qualche sponsor in più con il budget che sarà diverso e più sostanzioso del passato (quando non è stato il più oneroso del campionato di Eccellenza – ndr -), ma l’assetto resterà sostanzialmente quello che ha riconsegnato alla città la Serie D.

Ne eravamo certi anche prima, per la verità, ma di “ritorni” non ce ne saranno, né di “innesti di personaggi noti“, perché sentir parlare del domani il presidente Di Antonio, si ha netta la percezione che continuerà a sviluppare il “suo” progetto, a modo suo, con lo stesso gruppo societario di altre cinque unità, o forse di sei o di sette, ma il tutto continuerà a ruotare esclusivamente attorno alla figura dell’imprenditore ed editore televisivo.

D’altronde uno che si lascia sfuggire “.,.se mi avessero detto che un giorno sarei andato a San Benedetto da presidente del Teramo, lo avrei preso per scemo“, è emblematico.

Ed è anche un segnale “bello, forte e chiaro“.

FOTO della serata di ieri