Riceviamo e pubblichiamo una nota dell. On. Valentina Corneli:

È vero: con il decreto fiscale il Governo prevede di aumentare le tasse. Ma le aumenta alle grandi compagnie petrolifere, non certo ai comuni cittadini. Le destre stanno terrorizzando in questi giorni l’opinione pubblica con una valanga di falsità, ma la realtà è ben diversa. Con l’introduzione dell’Impi (Imposta immobiliare sulle piattaforme marine) finalmente non ci saranno più sconti sull’Imu a favore delle grandi multinazionali dell’energia. Con questo provvedimento, oltre a dar seguito a una sentenza della Cassazione risalente al 2016 e ancora disattesa, lo Stato incasserà 30 milioni di euro (al posto dei 6 precedentemente previsti), e ne gioveranno naturalmente le stesse casse dei Comuni costieri. In Abruzzo, il Comune di Pineto è stato per molti anni protagonista di un contenzioso con l’Eni, che avrebbe dovuto versargli ben 33 milioni di euro, ma sappiamo come è andata a finire, con l’amministrazione che nel 2017 accettò le briciole – 8 milioni – pur di chiudere la controversia e avere una carta da giocare nella successiva tornata elettorale. Quella contro le trivellazioni in mare è una storica battaglia del MoVimento 5 Stelle, e i regali che a suo tempo il Governo Renzi fece ai petrolieri (gli stessi regali che avrebbe continuato a fare la Lega) con noi sono finiti. Il futuro ovviamente sono le energie rinnovabili, e intanto i Comuni potranno garantire qualche servizio in più ai cittadini con i soldi di questi grandi colossi a cui nessuno aveva mai avuto il coraggio di chiedere il conto.