TERAMO – Diakite dopo Piacentini (caso, quest’ultimo, andato a buon fine – ndr): c’è chi sostiene che sia naturale poter andare in contradditorio con il datore di lavoro-presidente di un club calcistico, pertanto l’azione di forza piace poco, anzi non piace. C’anche chi sostiene l’opposto, però, e cioè che la società Teramo Calcio, essendo stata brava a scovare il giovane “talento”, detti esclusivamente le proprie regole.

Ci sono, poi, le voci di corridoio, ma attendibili, che narrano di un atleta che, in questa fase, sia distratto dal mercato, anche molto, a tal punto che, “sospensione” o non, contro il Bari non sarebbe sceso in campo, per scelta esclusivamente tecnica.

La situazione è ovviamente legata al futuro di Diakite: le sirene di un club in particolare (il Napoli – ndr) lo spingerebbero, direttamente o tramite il suo procuratore, a voler accelerare i tempi della cessione.

Certo, c’è una differenza, forse anche sostanziale, tra Diakite e Piacentini: il primo è già contrattualizzato per diverse, altre stagioni, mentre il suo compagno di squadra non lo era. E allora?

Vedrete che l’ex Agnonese restarà fuori una o due partite, a meno che non vada via subito, ma alle condizioni del Teramo.

ASCOLTATE FRANCO IACHINI INTERVISTATO DA MASSIMO PROFETA (ringraziamo l’emittente televisiva Reteotto per la concessione)