TERAMO – L’approvazione in Consiglio dei Ministri dello schema di decreto legislativo per il disegno dei nuovi collegi elettorali mortifica e cancella la provincia di Teramo: smembrata e accorpata in parte al collegio di Pescara, in parte al collegio de L’Aquila. La provincia teramana viene così divisa dalla scure di un tecnicismo sterile,  teso solo a far quadrare conti che nulla hanno a che fare con la rappresentanza e il rispetto di cittadini e territorio che la ripartizione dei collegi dovrebbe, invece, rispettare.   Come Comunità del Partito Democratico della provincia di Teramo rifiutiamo nel modo più assoluto uno schema impostato in questo modo.  Rappresenteremo il disagio della nostra provincia ad ogni livello istituzionale coinvolto, chiedendo che Teramo non debba soffrire questa ulteriore penalizzazione.
Restiamo convinti della necessità delle riforme per ammodernare e migliorare il Paese, ma non vediamo un nesso tra queste e lo svilimento che oggi denunciamo, anzi, pensiamo che le buone riforme siano in grado di valorizzare e sostenere con più forza ogni comunità e ogni territorio. La provincia di Teramo, come ogni altra, deve essere messa in condizione di poter esprimere la propria rappresentanza parlamentare, questo è possibile solo se le si restituisce la sua interezza.
Il partito democratico provinciale a fronte di questa scelta profondamente iniqua e sbagliata ha immediatamente avviato una fase di confronto con i vertici nazionali e regionali del partito, con i parlamentari abruzzesi, i consiglieri regionali, nonché con tutti gli amministratori locali, mettendo subito in chiaro che non acconsentiremo a nessuno e per nessun motivo di portare avanti sulla nostra pelle una scelta sbagliata in danno di un territorio, peraltro già duramente in difficoltà, e che siamo pronti ad assumere tutte quelle iniziative necessarie affinché venga restituita dignità e rappresentanza ai cittadini della nostra provincia – Il Segretario provinciale PD Teramo Piergiorgio Possenti